Assisi regala passato a volontà, ma è in debito grave di presente e di futuro verso la sua gioventù. Lo è da almeno trent’anni, e forse anche da prima, ma non sembra né saperlo, né volerlo sapere.
Non stupirà dunque che nella grande densità di questo Abbecedario scritto da 21 giovani (almeno anagraficamente) assisani trovino posto sentimenti contrastati, se non contraddittori. L’oscuro incombere del misterioso magnetismo del luogo e della sua leggenda non ottenebra la lucidità dell’analisi, né la luminosa coerenza della sintesi, ma intralcia vischiosamente la pulsione di cambiamento di chi non vuole, non può o non riesce a strutturarsi nella riproduzione dell’esistente. E anche chi sta scavando nelle pieghe del sistema la sua comfort zone testimonia, magari di sbieco, il disagio di un’appartenenza orgogliosa e ingombrante. Oltre che innamorata, perché sono sempre i sentimenti che ci fregano e che ci salvano.
L’infaticabile Carla Gambacorta darà ancora una volta sostanza etimologica alle 21 voci dell’Abbecedario di questa indomita gioventù assisana, mentre sarà Filippo Comparozzi a contrappuntare musicalmente le parole inquiete o rassicuranti dei suoi (più o meno) coetanei.
Francesco Lampone e Giacomo Buzzao