Il prato è verdissimo, la scritta “PAX” e il Tau non hanno una foglia fuori posto, il portone è aperto e sul sagrato si sente l’inconfondibile profumo d’incenso.
La Basilica di San Francesco se ne sta sul Colle del Paradiso, e con lei il ciclo di affreschi attribuito a Giotto, studiato e ammirato in ogni sua parte dall’istante in cui fu ultimato. Ma solo una decina di anni fa è stato scovato, fra le nuvole della scena 20, in cui Francesco ormai morto ascende al cielo, il profilo di un demone. Più di recente, poi, fra le fiamme della scena 11, l’incontro tra Francesco e il Sultano Malik al-Kamil, è emerso un drago anch’esso simbolo demoniaco.
Assisi, con i suoi balconi fioriti e il dedalo dei suoi vicoli, è come gli affreschi della Basilica: dietro il pallore della pietra rosa, nell’ombra di una scalinata senza lampioni, protetto da una saracinesca abbassata, si nasconde un drago, un demone. La sua presenza viene tradita solo dagli occhi di chi lo affronta ogni giorno, di chi si è lasciato sedurre dalle sue promesse e si è smarrito negli abissi dell’Inferno.
Una volta smascherati, non è più possibile ignorarli: non si vedono più nuvole e fiamme, ma solo demoni, draghi e droga.
Brevi note etimologiche a cura di Carla Gambacorta
Dipendenze, plurale, attestato già nella prima metà del XV secolo, discende dal latino parlato dependere (de– e pendere ‘pendere da, essere sospeso a’, con metaplasmo cioè mutamento di coniugazione, dalla seconda del latino classico alla terza), più –enza (latino –entiam) suffisso che forma nomi astratti tratti da verbi, e vuol dire essenzialmente ‘ciò che consegue da altro’.
Suggerimento musicale a cura di Filippo Comparozzi
La canzone ha grossi riferimenti alla dipendenza di droga (il titolo Narcotic dice già tutto da solo), ma il testo parla anche di una relazione difficile tra due persone. … Nel testo ovviamente c’è anche un esplicito riferimento alla marijuana, sotto le vesti di Mary-Jane: la strofa recita “Narcotic mind from lazed Mary-Jane”.
Narcotic – Liquido