18 Ottobre 2021

Oppure

Stefania Lillocci
Oppure

Oppure, in quanto forma rafforzata – con più forte valore disgiuntivo – della congiunzione o, si utilizza per indicare un’alternativa o un’opposizione; il concetto di contrapposizione trova nell’iconografia così come nell’araldica un largo impiego, spesso mediante la collocazione di figure in posizione reciproca, alternata o opposta. È questo il caso della canonica rappresentazione di Giano Bifronte, raffigurato nel suo duplice aspetto, imberbe e senile al tempo stesso, capace di esplicitare la più classica delle opposizioni: la vecchiaia contrapposta alla giovinezza. Cioè, per dirla alla maniera pirandelliana: i vecchi e i giovani. In un momento storico in cui sembra che manchi un vero e proprio confronto tra due generazioni, tra i cosiddetti baby-boomer e i millennial, l’immagine di Giano appare più che mai attuale, specie prendendo in esame lo statico scenario assisiate.
Qui più che altrove, infatti, l’assenza di un dialogo intergenerazionale caratterizza la vita sociale cittadina, sempre più ineluttabilmente imperniata sull’oppure. Tuttavia, come asserisce Guénon, il vero viso di Giano, quello che guarda al presente, non è né l’uno né l’altro dei volti visibili: è impercettibile perché il presente, nella sua rappresentazione temporale, non è che un istante inafferrabile. Cantava Omero: come stirpi di foglie, così le stirpi degli uomini; millenni dopo, il messaggio è ancora incisivo. Muteranno ancora i tempi e insieme a loro muteranno gli esseri umani. Arroccati nelle loro convinzioni inamovibili, il futuro e il passato continueranno ad influenzare il presente. Così l’uomo nasce, così l’uomo muore.

Brevi note etimologiche a cura di Carla Gambacorta

Oppure, ‘o, o invece, altrimenti’, è voce composta dalla congiunzione disgiuntiva o (da aut con caduta della t e monottongazione del dittongo au in o) e dal latino pure, avverbio di purus ‘puro’, con raddoppiamento in italiano della consonante iniziale, graficamente espresso trattandosi di parola univerbata (da sintagma si passa a unico elemento lessicale).

Suggerimento musicale a cura di Filippo Comparozzi

Noto singolo della band “The Clash” che parla del rapporto personale tra Jones e la cantante Ellen Foley (che spesso accompagnava Meat Loaf); relazione che sarebbe presto finita. Il testo riflette le alternanze di momenti buoni e cattivi, e il dilemma se continuare o concludere la storia.

Should I stay or should I gThe Clash

Stefania Lillocci

Sono laureata in Filologia italiana e in Storia dell’Arte, ma conto, con il tempo, di acquisire altre lauree ad honorem.

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