22 Ottobre 2021

Queer

Davide Rossetti
Queer

Queer è un termine anglofono. Essere Queer, strambƏ, inusuale, stravagante.
Significa identificarsi in una minuscola frazione delle possibili sfumature di uno spettro di identità, rifiutare il dualismo di genere e cultura etero. Queer può significare libertà, creatività, inclusività. Altre volte invece trasgressione, perversione, stranezza, essere fuori luogo.
Sono parole che ricordano la rivoluzione Francescana, di voci fuori dal coro che si ribellano ai valori di una società. Chi più Queer di San Francesco? Scalzo e vestito con una tonaca in mezzo a mercanti.
Quale luogo rappresenta la pace e l’incontro più di Assisi?
Le identità queer fanno parte di una realtà micro-comunitaria che, seppur a volte timida agli occhi dei più, rimane sempre presente, in ogni luogo. IndividuƏ che condividono lotte per la propria affermazione all’interno di un contesto socioculturale che non ne ammette l’esistenza. L’esistenza delle persone queer è spesso relegata all’ombra, alla notte. 
Nella città di Assisi si parla spesso di ultimi, di dimenticati, di appelli alla pace e punti di incontro tra comunità; tuttavia sembra costantemente dimenticarsi delle persone LGBT+, queer.
Si tratta di vite che rimangono celate agli occhi dei più, che non riescono a sbocciare ma crescono nel buio della negazione e degli insulti. L’accettazione della propria persona non dipende solo dall’approvazione di sé stessi, ma anche da quella del proprio contesto sociale. 
La città che si confronta con la persona Queer ha la necessità di schierarsi, come se un’identità fosse un tema di dibattito e le scelte della persona fossero di dominio pubblico. Quando sente il bisogno di dimostrare la sua contrarietà si manifesta in due modalità: il silenzio o l’arroganza.
Assisi è pronta ad una nuova rivoluzione? 

Brevi note etimologiche a cura di Carla Gambacorta

Queer, in italiano aggettivo e sostantivo, è voce inglese che proviene forse dal tedesco quer ‘attraverso, di traverso, diagonale’ e significa estensivamente ‘strano, bizzarro, stravagante, ambiguo’ ed essenzialmente ‘chi ha un orientamento sessuale non coincidente con i modelli della cultura dominante’; in particolare ‘omosessuale’.

Suggerimento musicale a cura di Filippo Comparozzi

Brano famosissimo del settimo album dei Queen uscito nel 1978 per la EMI Records prodotto da Roy Thomas Baker. Il brano è una vera e propria carica di energia, un’esortazione all’abbandono tra le braccia della follia e dell’euforia più pure, alla voglia di pensare a viversi il presente a fondo senza preoccuparsi del domani e di ciò che è stato. Una notte in cui veramente tutto è possibile.

Don’t Stop Me NowQueen

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