20 Ottobre 2021

Precarietà

Chiara Orbi
Precarietà

Assisi è uno di quei paeselli, travestiti da città, che in pochi anni sono passati dal “vivere di turismo” al “sopravvivere di turismo”, sostenuta da un fitto corollario di autorevoli santi che, per carità cristiana o per ben più umano campanilismo, le strizzano l’occhio elargendo grazie.
Sdraiata comoda sulla sua collina, più simile ad un presepe che a una meta turistica, attende fiduciosa le orde di turisti in ciabatte, devoti abbastanza da percepire l’odore di santità che la avvolge senza buttar troppo l’occhio sui vicoli coperti di guano, sugli affreschi e le targhe  che il tempo e l’incuria hanno scrostato e annerito, sui parchi e i giardini pubblici coi giochi rotti ed i rovi per siepi, sulle serrande abbassate da anni coi vecchi, scoloriti cartelli “affittasi, vendesi!”
Fiera, agli occhi del mondo.
Anziana e stanca, ad occhi più attenti.
Nobile caduta in disgrazia, con un florido passato ed un incerto futuro, guarda con tristezza i suoi figli partire, ad uno ad uno, perché hanno sogni troppo grandi per lei e ricorda nostalgica i tempi in cui dei suoi figli si parlava in tutto il mondo e dei suoi ospiti poteva farsi vanto.
I figli che restano sono quelli che forse la amano un po’ di più, o forse hanno solo meno coraggio e rimangono qui, tra contratti stagionali e lavoretti a chiamata che certo danno da campare, ma di sogni ne lasciano pochi.
Eppure resiste, forte di quella oramai inflazionata benedizione che il Santo, morente, le impartì.
Resiste, con elegante quanto precario equilibrio, serafica ma oramai orfana del suo Pax et  Bonum, per amore dei tanti che le vogliono bene proprio come si vuol bene a una madre e per far rabbia agli eterni scontenti, ingrati abitanti di un minuscolo pezzo di patria che non meritano.
Assisi avrà guai, ma non perirà mai.

Brevi note etimologiche a cura di Carla Gambacorta

Precarietà è derivato di precario, voce dotta dal latino precarium ‘ottenuto con preghiere’, a sua volta infatti da prex, precis ‘prece, preghiera’. È qualcosa che si consegue in un certo senso grazie alla concessione altrui, quindi è una condizione ‘che dipende da altri, incerta, provvisoria, temporanea, che non dura sempre’.

Suggerimento musicale a cura di Filippo Comparozzi

Il carrozzone, nella canzone del grande autore romano, è la vita perché tutte le maschere del circo, altro non sono che caricature di personaggi della vita reale. Le regine, i fanti ed i re che vediamo al circo sono quelli che ci circondano nella realtà.

Il carrozzoneRenato Zero

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