17 Maggio 2018

L’alleanza dei comuni

Carlo Cianetti
L’alleanza dei comuni

Il depotenziamento delle province, la distanza delle regioni dai territori suggerisce una soluzione ai comuni: l’alleanza fra simili e vicini.
Assisi, Spello, Cannara, Bastia e Bettona potrebbero mettersi insieme per elaborare manifestazioni culturali e turistiche, offrire servizi nel settore dei trasporti e della scuola, interagire nella pianificazione del territorio e nell’utilizzo delle infrastrutture, scambiare competenze e condividere quelle del personale amministrativo.
Alcuni esempi. Tutti i comuni citati hanno carenza di impianti sportivi ed è costoso quasi insostenibile per ognuno realizzare piscine, campi da tennis, palazzetti dello sport strutture per l’atletica. Già oggi alcune società sportive sono emigrate fuori comune. Il problema è che in tutto il bacino indicato non c’è un palazzetto dello sport veramente efficiente e adeguato.
E questo perché ognuno può costruire, con le risorse che ha, solo piccole entità. Stesso dicasi per le piscine o per le strutture dove fare atletica.
Mettere insieme le risorse e pianificare la costruzione degli impianti consentirebbe di garantirsi una dotazione razionale, efficiente e adeguata a un bacino di utenza di circa 80 mila residenti.
Il territorio. Si pensi alla gestione delle zone industriali. Basta affacciarsi verso le aree di Santa Maria degli angeli e Bastia per verificare in quale disordine siano cresciute le zone artigianali e industriali. Altro esempio di disordine costituito è il versante petrignanese confinante con Bastia. Aree carenti di reti tecnologiche, caratterizzate da viabilità confusa, frutto anche di scarsa comunicazione o, peggio, di insensata competizione fra amministrazioni.
Nel settore della cultura e delle iniziative di promozione turistica l’offerta congiunta, spalmando le iniziative nel territorio dei 5 comuni, potrebbe essere di primissimo livello, sia per la ricchezza storico artistico, sia per le bellezze naturali, la varietà eno-gastronomica, ma anche per la possibilità di contare su un badget complessivo davvero imponente. Ovviamente nessuno ruberebbe le infiorate a Spello o la festa della Cipolla a Cannara oppure il Calendimaggio ad Assisi, ma per esempio il Festival della musica antica dedicato ad Adolfo Broegg o Universo Assisi potrebbero avere un’espansione, sia fisica sia mediatica assai rilevante.
Nel settore scolastico ci sarebbe molto da fare, soprattutto nella scuola dell’infanzia, ma anche gli istituti superiori forse andrebbero redistribuiti diversamente nel territorio.
Poi trasporti e parcheggi: perché, per esempio, non allargare le agevolazioni previste per i residenti del comune di Assisi a tutti quelli degli altri comuni della “Alleanza”? E poi perché non creare anche sistemi di viabilità alternativa fra i territori?
Sono solo alcune proposte, frammentarie e per ora poco argomentate, ma dietro c’è la volontà di stimolare un dibattito sull’argomento. Si pensi, ad esempio, quanto si arricchirebbe il pacchetto promozionale, da presentare nelle fiere e da promuovere attraverso i media. Si accorcerebbero anche i periodi di bassa stagione, perché la proposta culturale e turistica sarebbe più estesa. E in questo senso si potrebbe creare anche qualche struttura più adeguata al turismo congressuale, ritenuto assai ricco e tutto sommato poco presente ad Assisi e dintorni.
Cercare settori di comunanza e di dialogo porta efficienza, crescita economica e culturale. E di questo vi è bisogno.

Carlo Cianetti

Giornalista a Radio Rai, appassionato di Assisi, ha fondato questo trimestrale nel 1995 insieme a Francesco Mancinelli e Giovanni Bastianini

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