L’Espresso ha reso un grosso servizio al cortile di Francesco, mettendolo in relazione con il Meeting di Rimini, addirittura sostenendo, sono le parole dell’autrice dell’articolo, che sia più importante del raduno di Comunione e Liberazione che da tempo si tiene in quella città. Non è così, è brillante ma non precisa la penna della brillante giornalista. L’orgoglio del campanile mi porterebbe a sostenere che Denise Pardo ha ragione, ma, onestamente per almeno due motivi non risponde a quello che io credo sia la verità, (ma chi sono io per smentire un autorevole periodico?)
Innanzi tutto la disomogeneità tra le due manifestazioni: il meeting, anche se si richiama al sacramento dell’eucarestia, svolge all’interno dei padiglioni di una fiera ed è essenzialmente una fiera in cui i correligionari colgono l’occasione per commerciare i propri prodotti “Una kermesse dominata dalla confidenza instaurata da Cl con banchieri e imprenditori, pur senza rinunciare agli appuntamenti religiosi”.
In Assisi il Cortile di Francesco gravita essenzialmente all’interno e intorno al Santuario e lo scambio venale è ridotto al minimo. In secondo luogo i numeri: le presenze al Meeting per l’amicizia tra i popoli sono largamente superiori anche perché ha un’anzianità di servizio quasi quarantennale, otto volte maggiore di quello di Assisi, poco meno se si confronta con il Cortile dei Gentili, da cui quello di Francesco è gemmazione e dal quale si sta affrancando; inoltre, mentre a Rimini i potenti, da sempre presenti, vanno a fare proclami e lo scelgono per indicare soluzioni per i destini del mondo o, quanto meno dell’Italia, in chiave soprattutto politica, in Assisi la meditazione su tematiche estremamente differenziate, è sommessa, ma profonda e non certo sbilanciata a favore di una visione confessionale. Le voci del Cortile sono varie e tutte degne di attenzione.
È il punto di vista di un laico che con Oicos collabora dall’inizio alla realizzazione dell’evento e che, per più di una volta, è andato a Rimini per il meeting. A cosa serve il Cortile? A fornire strumenti per una migliore lettura del mondo, per metterli a disposizione di tutti, anche dei cittadini di Assisi, i quali, attraverso un affinamento delle capacità di analisi, si rendano conto che un altro modo di vivere è possibile.