Da Sabatier a Fortini: un itinerario storico letterario sotto la Rocca Maggiore.
In un turismo culturale sempre alla ricerca di nuovi itinerari e suggestioni, ci sembra interessante proporre un percorso per far scoprire le storie e le parole di quattro personaggi fondamentali della cultura di Assisi del novecento camminando nei luoghi dove hanno abitato. Stiamo parlando di un itinerario che, proprio sotto la Rocca Roveresca, parte dalla piazzetta di fronte alla Confraternita di San Lorenzo per arrivare a Villa Fortini. I personaggi protagonisti, storici poeti e scrittori, sono il francese Paul Sabatier, il danese Johannes Joergensen e gli assisani Piero Mirti ed Arnaldo Fortini. E’ proprio in questa strada stretta immersa negli ulivi sopra Santa Rosa, il cui primo tratto è stato da poco intitolato a Paul Sabatier, che in tempi diversi hanno abitato queste affascinanti figure.
Un viaggio poetico che comincia incontrando la figura del pastore calvinista francese Paul Sabatier ( 1858-1928) che ha pubblicato nel 1894 il libro Vita di San Francesco di Assisi imponendosi come padre della moderna storiografia francescana. Fu lui, fondatore tra l’altro della Società Internazionale di Studi Francescani, a diffondere nel mondo della cultura internazionale l’interesse per la figura di San Francesco ed a valorizzare l’originalità del suo messaggio svincolandolo dai rigidi schemi imposti per secoli dalla gerarchia ecclesiastica.
Poi ecco che l’itinerario approda nella casa dove soggiornò dal 1919 al 1953 il poeta danese Johannes Jorgensen ( 1866-1956) al numero 8 della via a lui intitolata. Già poco tempo dopo il suo arrivo, grazie al suo carattere aperto e sorridente, Joergensen per gli abitanti del quartiere diventò semplicemente il Signor Giovanni. Rimase affascinato dalla figura di San Francesco e scrisse una biografia, la vita di San Francesco, che continua ad essere tradotta in molte lingue. Prima che se ne andasse da Assisi per ritornare alla sua Svenborg il Comune volle dedicargli una grande cerimonia nella Sala della Conciliazione. Quel giorno Giovanni Joergensen uscì di casa con il suo vestito pieno di decorazioni. Discese lentamente, sorretto dalla moglie Helen e da uno dei suo figli, la strada che tante volte aveva percorso oltrepassando l’arco barbarico e la Piazzetta delle Rose. Gli uomini e le donne lo salutarono dagli usci e dalle finestre come un paesano che stesse partendo per un lungo viaggio in un paese lontano. Una donna volle farsi addirittura benedire il figlio.
Villa Fortini, proprio al termine di Via Jorgensen, racconta l’affascinante storia di Arnaldo. Storico, scrittore, musicista, uomo politico, Arnaldo Fortini ( 1889-1970) fu uno dei più grandi divulgatori di Assisi e di San Francesco che riuscì a far conoscere a tanti paesi del mondo, specie durante le celebrazioni del settimo centenario della morte del Santo, grazie al suo stile appassionato e scintillante. Anche lui fu profondamente legato al quartiere nel quale abitava. Nell’ultimo periodo della sua vita sedeva spesso nel muretto di Santa Rosa insieme alle donne che ricamavano ed i bambini che giocavano nel vicolo, come una Maestà della Via pronta ad accogliere le parole affettuose dei passanti.
Nella stessa casa di Joergensen visse dal 1969 anche Piero Mirti ( 1930-1996) scrittore e poeta, che amò Assisi con amore tenero di figlio. Ne “ La Gabbia D’Oro” racconta di una notte d’estate tra i suoi vicoli con un silenzio ancora fresco.” Passammo da piazza Santa Maria delle Rose, uno dei tanti centri di raccolta dei gatti nottambuli della nostra città. Il mio amico corresse la melodia della fontana allentando il gocciolio. Veniva su tra gli uliveti degli orti ancora un raggio di luna fino a toccare il buio dell’arco barbarico. Sostammo a sentire una di quelle straordinarie cicale che Joergensen diceva di poter ascoltare nel silenzio di Assisi anche di notte; poi un gallo, ingannato dalla luce, annunziò un’alba non ancora nata dietro le montagne”.