Pochi sanno che la mitica rotonda sul mare cantata da Fred Bongusto fu progettata da un ingegnere assisano: Enrico Cardelli
Di Paolo Mirti
In molti con la morte del grande Fred Bongusto hanno ricordato l’edificio icona che ha ispirato la sua canzone più famosa: la Rotonda a mare di Senigallia. Eppure quasi nessuno ha ricordato chi fu l’ingegnere che ha progettato questo edificio magicamente sospeso tra cielo terra e mare che rappresenta una delle opere più significative dell’intensa stagione dell’architettura razionalista italiana. Quell’uomo era un assisano e si chiamava Enrico Cardelli.
Enrico Cardelli è nato ad Assisi nel 1904 dove ha trascorso la prima parte della sua vita nella casa nella Piazzetta dell’Erba a due passi dalla Piazza Del Comune. Frequentò la Regia scuola di ingegneria di Roma laureandosi nel 1929 con una tesi sulla chiesa romanica di San Rufino di Assisi. Iniziò la sua carriera professionale curando i progetti di restauro di alcuni edifici religiosi danneggiati dal terremoto del 1930 ad Ancona, Senigallia, Fano ed Urbino. Volle partecipare all’appalto bandito nel gennaio del 1932 dall’Azienda Autonoma della Stazione di Cura e di Soggiorno di Senigallia per la progettazione e costruzione di una Piattaforma a mare che doveva rappresentare una sorta di tempio pagano da consacrare alla nascente industria del turismo balneare. Proprio il suo progetto, associato all’impresa Fratelli Panni di Roma, venne valutato come il migliore e l’Azienda gli assegna l’appalto per una spesa di 440.000 lire, con un ribasso del 14% rispetto all’offerta iniziale.
Il progetto di Rotonda di Enrico Cardelli è ispirato alla robusta semplicità del razionalismo italiano. L’edificio è appoggiato su un’ampia piattaforma a tre metri sul livello dell’acqua collegata alla terra attraverso un pontile della larghezza di sei metri e della lunghezza di ottanta metri. La terrazza occupa le superfici di copertura della Rotonda mentre nel quadrante d’ingresso fanno mostra di sé un salone centrale e due sale a quarto di cerchio destinate al ristorante. Tre grandi vetrate verso il mare fondono lo spazio interno con l’atmosfera esterna avvolgendo l’intero edificio in un’aura quasi magica
La Rotonda di Senigallia creata da Enrico Cardelli con il nitore dei volumi cubici e cilindrici ed il bianco dominante declina il linguaggio della modernità. Venne inaugurata con una straordinaria partecipazione di folla il 18 luglio 1933. Da allora la Rotonda è stata per i senigalliesi e per tutta la regione luogo di incontro e di socialità e contenitore di originali espressioni culturali ed artistiche. E’ riuscita a riassumere nelle sue linee lo spirito dell’identità cittadina come soltanto l’arte riesce a fare saldando la modernità alle radici più autentiche di una comunità. Un luogo del cuore capace di incarnare un nuovo modello di offerta turistica non più incentrato sull’edificazione intensiva del litorale ma su un’idea di crescita sostenibile inscindibilmente legata alla salvaguardia del patrimonio ambientale e culturale esistente.