E’ di recentissima pubblicazione un libro decisivo sulla storia di Assisi, uscito per i tipi dell’Editrice Minerva. Il titolo è “Assisi 1926 – La Nova Civitas ai tempi del podestà Arnaldo Fortini”, ed è il frutto di molti anni di lavoro di un concittadino di talento, Ezio Genovesi, storico dell’arte non nuovo ad interventi editoriali sulla storia artistica e iconografica cittadina. Questa volta però Genovesi alza il tiro, travalicando largamente – e felicemente – i suo ambiti consueti nel proporre ai lettori una accuratissima ricostruzione a tutto campo di uno snodo fondamentale della storia cittadina recente. Assisi 1926, vale la pena di chiarirlo subito, è un lavoro che si insedia di diritto tra le pietre miliari della sofferente storiografia sulla città, e che rappresenterà di qui in avanti un punto di riferimento imprescindibile per la storia locale del ‘900, tanto più coraggioso in quanto costretto a insediarsi in territori cosi poco (e talvolta male) frequentati.
Grande punto di forza del libro è lo straordinario lavoro di documentazione, di cui il pur rimarchevole apparato iconografico (259 illustrazioni, anche rare e sempre funzionali al testo) e documentale in appendice sono solo un affioramento. Gli esiti di questo imponente lavoro sulle fonti – scritte, visuali, persino orali – vengono restituiti con puntiglio, ma mai pedantemente, in uno stile sorvegliato e accessibile e con una scansione per capitoli di grande coerenza. Il lettore viene così introdotto al contesto di riferimento di una enorme operazione urbanistica, che parte più da lontano ma culmina nel 1926, come precipitato di una generale temperie culturale cui ad Assisi fa da catalizzatore l’eccezionale personalità