16 Marzo 2021

Il verde piace anche ai turisti

Francesco Berni
Il verde piace anche ai turisti

Dalle carte antiche, dalle fotografie d’epoca e dai racconti dei suoi anziani che si perdono nel tempo lungo, nella città di Assisi si percepisce un confine chiaro tra città e campagna. Un senso del limite, nello spazio e nella mente dei nostri avi che distingueva ciò che era urbano dal suo intorno.
Affacciandoci verso la piana di Assisi, possiamo parlare ormai di campagna ‘urbanizzata’.
La ‘pausa verde’ tra la città serafica e Santa Maria degli Angeli – pensata con sapienza da Giovanni Astengo nel piano regolatore della metà del secolo scorso – è sempre più compromessa da interventi scomposti che, seppur piccoli e insignificanti, la erodono costantemente [1].
La lungimiranza di Astengo è palese guardando una città vicina come Perugia, e tante altre in Italia. Qui l’emozione che provavano i viandanti nel salire dalla bassa campagna verso la città grazie al netto contrasto tra il verde dei campi e l’affiorare delle mura urbiche, non è più leggibile.
La separazione della città vecchia da quella nuova, costituita dall’asse urbano Santa Maria – Bastia Umbra ha aperto un tema, non ancora risolto, soprattutto in chiave di accessibilità infrastrutturale, ma, al contempo, ha conservato uno scenario unico.

La ‘pausa verde’ non ha solo un significato paesaggistico ma anche ecologico.

Guardando dall’alto il nostro territorio, si percepisce una scansione che alterna fasce verdi a spazi edificati in cui i torrenti fungono da connettori. Si pensi al Subasio, grande riserva di biodiversità, alla fascia pedecollinare tra Assisi e Santa Maria con la piana che si allunga fino al Topino.
Preservare questo spazio è un dovere di tutti nei confronti delle generazioni future.
Ma come frenare l’insaziabile fame edilizia che ne può compromettere l’esistenza?
Le grandi superfici verdi del nostro territorio sono state trattate con poca lungimiranza, come vuoti in attesa di edificazione, senza una vera strategia, al netto di tanta retorica ambientalista che si rifà impropriamente alla figura di San Francesco e al suo insegnamento ecologico.
Eppure questi spazi possono rappresentare una ricchezza anche in termini economici, potenziando l’esistente, integrando in modo strutturale l’offerta turistico-ricreativa, generando percorsi di spostamento sostenibili per gli abitanti [2], potenziando la produzione agricola, le filiere locali e la vendita diretta in loco.
Una ‘pausa verde’ da attrezzare con interventi infrastrutturali leggeri, come un grande parco a forte vocazione agricola tra due città, da attraversare grazie a forme di mobilità alternativa che connettano la stazione ferroviaria alla città alta.
Una rete di luoghi in cui prendere la bicicletta, sostare e ristorarsi, appoggiandosi ad esempio, alle strutture ricettive esistenti.
Una costellazione di aree in cui fare sport all’aria aperta potenziando alcune porzioni di piana già utilizzate in questo senso dalla cittadinanza, basti pensare al tracciato lungo il torrente Chiascio.
Un insieme di punti diffusi nel territorio in cui comprare prodotti agricoli aiutando gli agricoltori locali utilizzando al meglio i fondi europei del programma di sviluppo rurale.

Un parco territoriale nel cuore dell’Umbria, capace di generare valore economico, ecologico e sociale, una porta ‘verde’ d’ingresso in città, un manifesto concreto per la rinascita di Assisi e la riscoperta del suo dialogo con la natura che la circonda.

Link:
[1] https://www.assisimia.it/2020/07/08/assisi-una-visuale-sfuocata/
[2] https://www.assisimia.it/author/giacomo-buzzao/

Francesco Berni

Urbanista. Consulente del Comune di Milano per progetti di rigenerazione urbana e innovazione sociale. Ho lavorato per enti pubblici e privati nel campo della progettazione e pianificazione urbanistica. Svolgo attività di studio e ricerca presso il Dipartimento di Architettura DIDA dell’Università degli Studi di Firenze su temi legati alla rigenerazione urbana, innovazione sociale e disegno della città. Appena posso però me ne torno tra i vicoli di Assisi.

Seguici

www.assisimia.it si avvale dell'utilizzo di alcuni cookie per offrirti un'esperienza di navigazione migliore se vuoi saperne di più clicca qui [cliccando fuori da questo banner acconsenti all'uso dei cookie]