Vedi alla voce: noia
La voce noia fa i suoi esordi nella lingua poetica italiana già nel Duecento, presa a prestito dal provenzale (e)noja, ma con i suoi bravi equivalenti negli antichi dialetti genovese (inojo), milanese e veneziano (inodio), siciliano (annoju). Lo stipite comune viene per tutti dal latino tardo inodiare, e cioè in odio habere ‘avere in odio’), Da inodiare l’italiano antico e letterario attinge per innoiare e, con cambio di prefisso, annoiare, che è transitato tal quale nell’italiano contemporaneo, ma che va maneggiato con attenzione: se infatti nell’uso intransitivo significa ‘provare noia, fastidio’, in quello transitivo diviene ‘recare noia, fastidio’, riferito non solo alle cose, ma anche (sovente) alle persone.
di Carla Gambacorta
Noia ed Assisi appaiono volentieri in un binomio, al pari di Dio e popolo di mazziniana memoria o del ben più divertente – e quanto mai xenofobo – detto popolare moglie e buoi (dei paesi tuoi). C’è chi addirittura giura che siano gemelle eterozigote che poi, una volta cresciute, abbiano finito per allontanarsi, si vocifera per questioni di eredità. Ma se ci fai attenzione la vedi, la noia, lenta e implacabile, scivolare tra le strade della città negli inverni deserti, e con maggiore difficoltà di movimento tra gli indomiti sciami di assolati turisti; puoi seguirla mentre si inerpica per i vicoli, quando si posa sui visi dei ragazzi seduti al bar per l’ennesima birra, o sulle bocche querule degli insoddisfatti di professione. E sarà poi vero che la pandemia ingrassa la noia? Non potrebbe addirittura accadere che, superato il colmo, il bicchiere che la raccoglie infine si rovesci, e quella si muti nel suo opposto a irrorare nuovi desideri, progetti, fughe dall’usuale, dal già detto, dall’ultima birra, dall’imperdibile puntata dell’ennesima serie televisiva? La noia come detonatore di un’utopia vitalistica… e allora chissà, magari le gemelle trovano un accordo.
di Valeria Molini
L’ascolto musicale
a cura di Dionisio Capuano
Leo Svirsky – Profound Boredom and Rage [Songs In The Key Of Survival, 2012]
Ventidue anni di età. Qui siamo sul pezzo, basterebbero solo i titoli. Aggiungete afflato classico, catatonia melodica e immagini che sono la radiografia di questi giorni.