Vedi alla voce: Umiltà
Umiltà, dal lat. humilitatem ‘qualità di ciò che è umile’, si è formato da humilem che, muovendo da humus, significava propriamente ‘poco elevato da terra’ e di conseguenza in senso figurato ‘di bassa condizione, modesto, semplice’. La ricchezza dell’italiano è raccontata anche da questa voce: accanto al superlativo umilissimo, si aveva l’ormai desueto umìllimo (direttamente dal lat. humillimum), e varianti di altre forme come umilemente, umilitate e umilitade.
L’eco dello schiaffo all’arroganza dell’agire umano rimbomba attraverso gli ormai numerosi video che viaggiano in rete, in cui cervi, cinghiali, lepri, anatre con prole al seguito, solo per citarne alcuni, compaiono timidi e stupiti in strada, nel mondo ritrovato. Anche a nome dei cugini aggiogati, e ignorando le buone maniere, sembrano sbeffeggiare quegli umani che, chiusi nel recinto degli invalicabili – senza autocertificazione – davanzali, filmano malinconici il simbolo del riscatto altrui. Zoo rovesciati, in cui anche passeri, merli, usignoli, dai loro alberi-condominio, mai avevano percepito così forte la loro stessa voce, nelle città ora mute. La libertà di movimento, da noi perduta, da loro assaporata. Man gave names to all the animals canta Dylan, e l’uomo li ha poi costretti in spazi sempre più ridotti o inadatti. Lo stereotipo (ma reale) dell’essere umano occidentale, oggi sempre più ingabbiato nella diffidenza e strangolato dall’ansia, immerso festante nella boria di sé prosciuga il mondo, ponendosi senza umiltà di fronte all’unico pianeta in cui può dimorare: i tre regni imparati alle elementari sono tutti assoggettati a un’unica creatura. Ma c’è di più. Anche la sicumera della scienza è messa a dura prova, e l’unico valido rimedio finora svelato contro il malefico virus dalla corona è l’isolamento, al pari di quanto raccomandavano i medici del mondo classico per schivare le epidemie. Ma l’umiltà vacilla sotto i colpi dell’arroganza, è derisa, scansata, rimossa. Eppure umiltà, voce “dispregiativa” per i latini, nobilitata poi dal Cristianesimo con la sua esaltazione degli ultimi, diverrà cardine della parola del nostro assisano più illustre, s. Francesco, cavaliere di umiltà dall’irraggiungibile carisma, dotato di straordinaria empatia con gli animali e autore di quell’altissimo esempio di poesia che è il Cantico. Armonia della Creazione. Stiamo attenti, che l’abusata natura sa che l’ultima parola è la sua e, a quel punto, sarebbe tardi per eventuali navigatori che possano indicare la via. Nessun antidoto. Anche per noi di Assisi, che dovremmo in linea teorica essere eredi diretti del messaggio di umiltà.
L’ascolto musicale
a cura di Dionisio Capuano
Humble – Kendrick Lamar [Damn, 2017]
Nella forma che è sua, potente e complessa, il più grande rapper vivente s’interroga (e si risponde) sull’attitudine dell’uomo (di colore, ma non solo).