08 Marzo 2025

Non c’era ancora domani…

Mauro Balani
Non c’era ancora domani…

Per le donne del Bel Paese il 1946 è senza dubbio l’anno della svolta. In forza del decreto n°74 del 10 marzo 1946, le italiane, perlomeno venticinquenni, poterono eleggere ma soprattutto essere elette in occasione delle prime elezioni amministrative celebrate al termine della guerra, e che videro insediarsi sei donne sindache. Torneranno universalmente alle urne il 2 giugno 1946, quando furono chiamate a decidere se l’Italia dovesse rimanere una monarchia o diventare una Repubblica e per eleggere l’Assemblea Costituente che annoverò 21 elette tra le aventi diritto.

Sulla scia di una nuova primavera per la democrazia, sembrò essere finalmente affrancato un autentico protagonismo femminile.

“Sembrò”, ch’è d’obbligo il beneficio del dubbio andando a ricostruire alcuni accadimenti in terra di Assisi ascrivibili proprio all’anno 1946.

Con bando di concorso del 22 gennaio 1946 il Comune avviava le procedure per la nomina di un nuovo custode delle carceri mandamentali, essendo una posizione vacante a seguito del licenziamento per motivi disciplinari di Mignani Manlio, titolare dell’incarico a tempo indeterminato.

Tre le domande presentate entro il termine del 28 febbraio 1946: Pagliacci Giovanni, Ridolfi Terzilio e Serena Anello. Rilevato che il Pagliacci aveva superato il limite massimo di anzianità, forte dei suoi 35 anni, e che il Ridolfi non aveva compiuto ancora 25 anni, limite minimo di età, fu nominato custode Serena Anello di Antonio e di Bianchini Barbara, all’anagrafe, fatto non trascurabile, coniugato con la signora Bagnoli Elena.

Il 23 marzo 1946, il Procuratore del Regno Vito de Notaristefani ordinò la revoca della nomina di Pagliacci Giuseppina a guardiana del reparto femminile della casa circondariale assisiate, con dispensa immediata dal servizio.  La motivazione che sottese questo licenziamento vide Giuseppina rea di essere la moglie del Mignani Manlio sollevato dalla titolarità dell’incarico di custode.

Successivamente verrà comunicato al Sindaco di Assisi che Bagnoli Elena maritata Serena e nominata guardiana del reparto femminile in quanto moglie del già incaricato custode, viene immessa nell’esercizio delle sue funzioni con atto della Pretura datato 8 ottobre 1946.

La nuova era all’insegna della pari dignità sociale per tutti i cittadini, eguali davanti alla legge senza distinzione di sesso,  non sembrò  aver interessato il Comune di Assisi. Si andrà avanti ancora per anni, ben oltre l’entrata in vigore della Carta Costituzionale, con una previsione nella pianta organica municipale del solo posto di custode delle predette carceri mandamentali, mentre le mansioni di guardiana continuarono ad essere disimpegnate per incarico diretto alla di lui moglie.

Del resto se il matrimonio univa nella buona e nella cattiva sorte, nella salute e nella malattia, non poteva separare nella assunzione e nel licenziamento.

Correva per tutte e tutti il 1946 ma non sembra esserci mai stato un vero 2 giugno per Giuseppina ed Elena, bagaglio di Manlio e bagaglio di Anello, per bagaglio di una cultura patriarcale dura a morire.

Mauro Balani

Nato in casa nel giorno bisestile, figlio di operai e nipote di contadini, laureato in scienze economiche e bancarie, dirigente d’azienda, sa preparare la torta di Pasqua e ha vinto anche un premio, crede di aver visto il regolo ma non è sicuro.

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