Nasce ad Assisi nel 1879. Si diploma all’Accademia di Belle Arti di Roma, dove nel 1901 vince il primo premio in prospettiva e fotografia. Ad Assisi partecipa intensamente alla vita politica e culturale; nel 1909 per la sua attività di pittore, illustratore e fotografo è ammesso nell’Accademia Properziana del Subasio.
Nel 1913 è chiamato a far parte della Commissione di pubblico ornato e regolamento edilizio, composta dagli ingegneri Osvaldo Armanni e Giovan Battista Ubaldi, dagli architetti Attilio Cangi e Carlo Gino Venanzi. Il loro meticoloso lavoro, approvato nel 1917, si qualifica per l’attenzione mostrata alla tutela del singolo monumento antico, senza però tener conto, come peraltro è nello spirito del tempo, dell’assetto urbanistico della città nel suo complesso.
Nel 1918-1919 Taddei è eletto consigliere comunale; tra il 1922 e il 1926 è membro della Commissione di Pubblico ornato. Nel 1921, con Arnaldo Fortini, don Sigismondo Spagnoli, Oreste Rossi, Johannes Jørgensen, Francesco Pennacchi e il sindaco Ernesto Mestrallet, è nominato nel Comitato per le onoranze civili per il VII centenario della morte di san Francesco, che promuoverà le importanti celebrazioni del 1926.
I numerosi impegni non lo distolgono dal coltivare gli interessi artistici, di cui rara prova è Terrazza di Santa Chiara del 1914, che si qualifica per la capacità di cogliere luci e atmosfere d’ambiente.
Si dedica con passione alla grafica, illustrando nel 1912 il volumetto Dal colle di Assisi di Mariano Falcinelli Antoniacci; nel 1923 disegna per Fortini le copertine dei libri I nostri morti, dedicato ai caduti della Grande Guerra, e Leggende, avventure, battaglie nella Rocca di Assisi; per lo stesso autore nel 1931 esegue le fotografie del volume Il più ardente poeta d’amore. Collabora occasionalmente alla rivista “Frate Francesco”, firmando dal 1924 alcune incisioni. Alla Mostra Francescana del 1927 presenta trenta fotografie di Assisi, documentandone gli aspetti paesaggistici e monumentali, oltre a cinque dipinti: Vecchio cimitero nella basilica di San Francesco, Vespro sulla via di San Damiano, Via del teatro romano, Porta del Sementone, Porta medievale nell’interno del convento di San Francesco. Nel 1935 disegna il Manifesto per il Congresso Eucaristico Internazionale. Progetta gli arredi per le chiese di Santo Stefano (1942) e del monastero di San Quirico (1942-1943).
Taddei muore nel 1953. Nello stesso anno l’Azienda Autonoma per il turismo gli dedica una mostra, seguita nel 1978 da una retrospettiva alla Galleria “Le Logge” a cura della sezione cittadina di “Italia Nostra”. Nel 1983 il “Centro Studi Assisano” presenta una selezione di immagini della città tratte dal suo ricco archivio fotografico, custode di una documentazione preziosa per seguire le trasformazioni edilizie di Assisi tra le due guerre.