03 Ottobre 2020

Giovanni di Bonino

Elvio Lunghi
Giovanni di Bonino
Giovanni di Bonino, mosaico del portale inferiore

Pittore, mosaicista e maestro vetrario originario di Assisi. Ne sono state trovate notizie negli archivi di Orvieto, che investono una prolungata attività nel duomo di questa città, salvo un breve soggiorno a Perugia. Dal settembre al dicembre 1325 «M. Iohanni Bonini pictori de Asisio» fu pagato per vetrate destinate alle finestre nelle navate laterali del duomo di Orvieto, con uno stipendio giornaliero di dieci soldi, più che doppio rispetto al compenso versato agli altri maestri coinvolti nell’impresa. Contemporaneamente Giovanni fu coinvolto nella decorazione scultorea della facciata, unico a figurare come pittore, anche se con un compenso inferiore rispetto agli altri scultori. Tra il 1330 e il 1332 ricevette altri compensi per le vetrate della navata, rammentato con l’appellativo ‘dal vetro’. Tra il gennaio e il marzo 1334 portò a termine ad cottimum la grande vetrata della tribuna absidale. In seguito Giovanni tornò a lavorare nei mosaici della facciata, salvo nel luglio 1345 quando è documentato a Perugia, nella quale città i canonici del duomo di Orvieto lo cercarono «pro muysyo faciendo et operando in anteriore pariete dicte ecclesie». Il mese seguente era già a Orvieto e vi risulta ancora nel novembre 1347. Oltre al salario mensile di quattro fiorini e un terzo, i canonici del duomo gli fornivano anche l’alloggio, e nel dicembre 1347 fu pagato l’affitto per un’abitazione destinata a «magister Iohannes Bonini magister musayci operis dicte ecclesie». Di tutta l’attività svolta a Orvieto resta il solo finestrone absidale del duomo, ma grazie a confronti si è riconosciuta la maniera di Giovanni di Bonino in una vetrata nel Sant’Agostino di Perugia e in alcune vetrate nelle cappelle della chiesa inferiore di San Francesco in Assisi, oltre che in alcuni dipinti su tavola e su muro a Firenze, Figline Valdarno e a Gubbio, raccolti sotto lo pseudonimo di “Maestro della Pietà Fogg”. Anni fa indicai una prova della sua attività da mosaicista nel portale d’ingresso alla chiesa inferiore di Assisi, che lo dimostra uno stretto collaboratore di Giotto, forse da identificarsi nell’autore degli affreschi con il “Gloriosus Franciscus” nella crociera sopra l’altare maggiore.

Elvio Lunghi

Parlo di storia dell’arte agli studenti stranieri di Perugia.

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