09 Gennaio 2021

Carloforti Raffaele

Paola Mercurelli Salari
Carloforti Raffaele

Nasce ad Assisi nel 1853. Il fratello maggiore Gabriele (1849-1923) avvia una promettente attività di fotografo, aprendo ad Assisi tra il 1870 e il 1884 un laboratorio con il concittadino Paolo Lunghi (1841-1908) e poi trasferendosi a Roma, dove sarà titolare di uno studio piuttosto rinomato. Raffaele, dopo aver condiviso una generale passione per le arti con il fratello, si dedica più intensamente alla pittura, frequentando la bottega di Alessandro Venanzi, presente stabilmente ad Assisi dal 1866. In questo studio tra la fine del settimo e l’inizio dell’ottavo decennio dell’Ottocento gravitano numerosi giovani artisti, che vi apprendono le solide basi del mestiere, secondo un insegnamento di impronta decisamente tradizionale ed accademica. Con Carloforti vi sono Francesco Bergamini, Giuseppe Carpinelli, Vincenzo Rosignoli e probabilmente lo stesso Paolo Lunghi. Nel 1874 Carloforti figura tra gli assistenti del restauratore Guglielmo Botti nel cantiere della basilica di San Francesco. Qui incontra John Ruskin, giunto ad Assisi per studiare proprio le testimonianze del complesso francescano, che lo incoraggia a proseguire gli studi e lo sostiene economicamente tra il 1874 e il 1877 all’Accademia di Belle Arti di Venezia. Nella città lagunare entra a far parte dell’entourage di giovani artisti che, su indicazione di Ruskin, lavorano a copie di dipinti e sculture (alcune delle quali sono forse conservate in Inghilterra nella Ruskin Gallery di Sheffield).

Nel 1882, lasciata temporaneamente Venezia, inizia una serie di viaggi che lo porteranno a Roma, Parigi, Londra, Monaco di Baviera e infine a Lipsia, dove nel 1896 insegna disegno. Nello stesso anno partecipa alla mostra organizzata dalla “Associazione degli Artisti”, riscuotendo successo soprattutto per la piacevolezza dei colori dei soggetti veneziani.
Carloforti è ricordato in particolare per le piacevoli vedute ad olio e soprattutto ad acquerello di Venezia, Chioggia, Assisi, Roma, Tivoli, talora sfondo per gustose scene di carattere popolare. Due sue vedute di Assisi sono state riprodotte in cartolina intorno al 1900.

Muore nel 1901 ed è seppellito a Roma nel cimitero del Verano.    

Paola Mercurelli Salari

È storica dell’arte del MiBACT; da assisana amerebbe conoscere tutte le pietre della sua città e con il tempo spera di riuscirci.

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