07 Ottobre 2020

Mastro

Luca Truffarelli
Mastro

Il Mastro o Maestro di bottega è conservatore di natura.
Nella sua lunga carriera ha sfornato così tante opere, ha messo da parte così tanti modelli, cartoni per affreschi che la novità non solo lo disturba ma non la capisce.
E se è ben consapevole del fatto che prima o poi un allievo lo supererà, beh questa eventualità è più legata ad un fatto anagrafico che artistico. Perché le cose si son fatte sempre così e così si continueranno a fare. Punto.
L’arte, il mestiere che passerà ai suoi allievi non potrà in nessun modo essere scalfito da un’eretica, aberrante novità!
Cosa sarebbe sta storia che i volti devono essere “espressivi”?
E quando mai!
Sì, però, vedi babbo (l’apprendista più rognoso è sempre il figlio), il Signor Principe, nostro miglior cliente, ha visto un Cristo in Croce che soffriva, gli è piaciuto e vorrebbe…
Ma quando mai! Un Cristo sofferente!
E di tutta quella roba lì che ne dovremmo fare?
I tempi moderni, si sa, sempre incomprensibili ma alla fine il richiamo della pecunia è più forte della tradizione e le novità incalzanti del mercato fanno sì che la maestrìa passi inevitabilmente al successore che adesso si crogiola nel trionfo progressista imbalsamandolo però nella conservazione.
Ed è sicuro, o quasi, che anche ad Assisi un bel giorno arriva un imbelle apprendista, magari sempre il figlio, che di punto in bianco dice al babbo che ha sentito dire che il colore vien più brillante se si lega con l’olio.
Ma quando mai!
E che storia è questa? E con tutte quelle uova adesso che ci facciamo?
La frittata?

Brevi note etimologiche a cura di Carla Gambacorta

Mastro, variante di maestro, propriamente ‘capo’, proviene dal latino magistrum (accusativo di magister) con caduta della –g– e riduzione di ai in a (in maestro invece, sempre da magistrum, cade la –g– e la i quantitativamente breve del latino si apre in e), derivato dell’avverbio magis ‘più’. Come sostantivo indica in senso ampio una ‘guida’ e nel significato comune un ‘artigiano di grande abilità ed esperienza’ che spesso trasmette, insegnandole, le proprie competenze ad altri. In antico, e come aggettivo, significava ‘principale’, ed ecco da qui il libro mastro.

Suggerimento musicale a cura di Massimiliano Dragoni

Dal Maestro all’allievo, la storia secolare che alterna l’esperienza all’imitazione per raggiungere l’autonomia, in musica, la grande intuizione di Guido d’Arezzo: dal Cum Magister al Sine Magister.

Ascolto: Ut queant laxis
Anonimo – Esecuzione: Schola Sanctae Sunnivae, Hartkeriana

Luca Truffarelli

"Artigiano nel mondo della stampa, è appassionato di storia e cultura umbro-assisana. Pubblica storie in parlata locale con lo pseudonimo di Chiucchierino de Jangeli"

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