Nella città di Assisi ancora abitata, punto di riferimento del territorio comunale, vi era un’importante attività artigianale. Gli scalpellini lavoravano fuori della città, vicino ai luoghi di estrazione della pietra, eredi di coloro che nei secoli, tagliando e lavorando i conci di pietra, hanno fornito il materiale di cui la città è costruita. Immaginando un percorso lungo l’asse viario principale della città, dalla parte alta fino a Porta San Pietro, si potevano udire i rumori provenienti dalle botteghe dei fabbri, ve ne erano diverse, attività di famiglia, tramandate di padre in figlio. C’era la bottega del doratore restauratore, falegnami e calzolai, quando ancora si facevano scarpe su misura e poteva essere conveniente far riparare le proprie calzature; c’erano anche bravi sarti. I negozi di fornai e pasticceri diffondevano le loro fragranze e dalle botteghe dei barbieri e parrucchieri uscivano odori forti e il brusio di “chiacchiere”, complemento necessario del mestiere. Ma poi idraulici, elettricisti e meccanici. Alcuni di loro erano artigiani artisti, creavano oggetti da poter offrire ai turisti oltre che ai propri concittadini, “cose” che servivano a rendere bella la casa o il luogo di lavoro: così ceramisti e le ricamatrici del punto Assisi, che creavano meraviglie sulla tela con fili colorati e una sapienza trasmessa loro da un tempo lontano. Di quasi tutto ciò oggi non resta che il ricordo. È vero, i tempi sono cambiati e anche le logiche commerciali, di lavoro e produzione sono cambiate, ciò che doveva una volta essere utile, duraturo e bello oggi deve essere soprattutto di veloce produzione e di durata determinata. Tuttavia c’è un ritorno alla ricerca di cose non prodotte in serie e di qualità e forse un futuro possibile per l’attività artigianale.
Artigiano – brevi note etimologiche a cura di Carla Gambacorta
Artigiano è un derivato di arte più il suffisso –igiano (di origine settentrionale, sorto dall’incrocio di –ensis e di –anus), che normalmente forma nomi di abitanti, o di appartenenti a una determinata condizione o a una categoria professionale. Ecco la semplice ma precisa definizione della voce artigiano nella V edizione (1863-1923) del Vocabolario degli Accademici della Crusca: «Colui che esercita un’arte manuale e meccanica». Accanto ad artigiano in antico si aveva la forma letteraria artiere.
Artigiano – suggerimento musicale a cura di Massimiliano Dragoni
L’arte, la manualità, la capacità di respirare e vedere attraverso gli strumenti e le sostanze, è la capacità del musicista esperto, così come dell’artigiano che plasma materie. Le note si inseriscono in un sistema funzionale del quale la passione, l’empatia, le emozioni sono il risultato finale.
Ascolto: El Bon nocchier
Anonimo. Esecuzione: Ensemble Lucidarium