01 Maggio 2024

5 domande per 5 giorni

Redazione Assisi Mia
5 domande per 5 giorni

Domanda 1

Assisi e Bastia sono territorialmente unite, fino a formare un unico agglomerato urbano. Che ne pensa della proposta di Assisi Mia (e sostenuta in diversi contesti) di accorpare le due città in un unico Comune, creando così una realtà molto rilevante dal punto di vista economico, sociale, politico e demografico, seconda solo a Perugia e Terni? 

Catia Degli Esposti

“Una proposta da valutare, ascoltate le comunità locali nelle loro varie espressioni, al di là delle consultazioni comunque previste dall’iter normativo. Ci sarebbero conseguenze positive, considerando le peculiarità dei nostri due Comuni così importanti per l’Umbria dal punto di vista economico, sociale, culturale. In ogni caso, ritengo che Bastia e Assisi dovrebbero agire con una maggiore integrazione, superando campanilismi, iniziando magari ad unire alcuni servizi sul territorio per generare efficienza ed economie di scala”.


Paola Lungarotti

Tra Assisi e Bastia Umbra c’è sempre stata e ci sarà sempre una collaborazione fattiva ma accorpare due città è altra cosa. Bastia Umbra è una cittadina che offre servizi, negozi, che ha una connotazione industriale, commerciale e artigianale che da sempre ha fatto la sua storia, Assisi è storia, religione ed arte. Non basta la vicinanza geografica per fare un unico Comune, non basta creare idealmente “una realtà molto rilevante seconda solo a Perugia e Terni”, c’è un passaggio che deve sempre essere considerato, la voce insindacabile delle cittadine e dei cittadini e non credo che una proposta così, sic et sempliciter attecchisca nei cuori e nei pensieri né dei bastioli, né degli assisani.  Integrarsi più che unificarsi, credo la strada migliore per mantenere specificità ma nel contempo individuare le opportunità. La forza sta nel “correre insieme”. Un esempio tra tutti: raccordarsi nella promozione del territorio, renderlo più efficiente dal punto di vista dei collegamenti specialmente durante le fiere e gli eventi, proporre attività integrative, pacchetti turistici complementari. I fuori salone.


Erigo Pecci

L’unione potrebbe offrire diversi vantaggi economici, sociali e politici: sviluppo di iniziative amministrative condivise, consentire la realizzazione di progetti infrastrutturali di maggiore portata. Ad esempio, Bastia potrebbe essere coinvolta nei progetti del Giubileo e dei 800 anni dalla morte di San Francesco, mentre Assisi potrebbe beneficiare delle infrastrutture viarie e fieristiche per eventi e iniziative.

Infine, come dimostra il Progetto “Parco della Piana”, anche senza una fusione formale, Assisi e Bastia condividono un legame stretto e sono parte integrante dello stesso territorio e la collaborazione tra le due città può avvenire anche a prescindere dai confini amministrativi. Per ogni decisione è comunque necessario un coinvolgimento trasparente dei cittadini.


Matteo Santoni

È senza dubbio un argomento da approfondire, le 2 realtà hanno caratteristiche complementari e un’unica amministrazione creerebbe una cittadina dalle caratteristiche uniche nella nostra regione. Andrebbe fatto uno studio approfondito con il coinvolgimento dei cittadini su cosa si guadagnerebbe e soprattutto cosa si perderebbe in termini di identità. L’ultima parola toccherebbe ad un referendum popolare che sancisca l’effettiva volontà di tutte le parti.

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