12 ottobre 1972, sera. Un uomo, percorrendo la SS47 tra Bastia e Petrignano, si accorge di un ciclista a terra in difficoltà. Nel tentativo di soccorrerlo viene travolto e perde la vita. Quest’uomo è Giancarlo Tofi. L’episodio non può che marchiare a fuoco la vita quotidiana di un piccolo paese come Petrignano, la sua storia: il sacrificio non può rimanere un semplice episodio di cronaca, ma deve essere ricordato e commemorato negli anni. E questo è stato fatto. Nel 1973 viene istituito in onore di Giancarlo il Premio Samaritano (in riferimento alla parabola evangelica e dunque a un valore universale: l’amore verso il prossimo), che intende premiare chi si è distinto per atti di altruismo, in particolare legati al soccorso stradale, anche con il fine di sensibilizzare sui temi della sicurezza e dei comportamenti di guida. Il “Samaritano” è stato assegnato con cadenza annuale fino al 2003 (eccezion fatta per 1997 e 1998, gli anni segnati dal terremoto) e ha raggiunto una fama internazionale arrivando a premiare molte personalità da diversi paesi europei. Nel 2019 grazie alla Pro Loco e a un comitato creato ad hoc si è tornati ad assegnare il riconoscimento, evento accolto con grande entusiasmo da tutta la comunità.
I suoi più cari amici raccontano Giancarlo come un uomo amato da tutti. I suoi tratti più caratteristici erano un animo gentile e la propensione a mettersi al servizio della collettività.
Nasce a Perugia il 9 giugno 1929. Riceve un’educazione che oscilla tra le influenze socialiste del papà Francesco e la profonda religiosità della mamma Veneranda. Cresce così un ragazzo che fa dell’altruismo la sua vocazione primaria. Imprenditore insieme al fratello Mario nel settore della moda, trasferisce l’attività da Perugia al proprio paese e in molti lo ricordano quando, di primo mattino, andava a Perugia a prendere gli operai della sua azienda di Petrignano per poi riportarli a casa dopo una lunga giornata di lavoro. La sua profonda fede lo vede protagonista di numerosi gesti di beneficienza, ma non la beneficienza manifestata e proclamata, piuttosto quella sincera, vera, nascosta a molti, fatta solo ed esclusivamente per l’amore verso il prossimo: di molte delle sue opere anche i familiari sono venuti a conoscenza solo dopo la sua morte. Ancora oggi a Petrignano svetta, all’interno del Parco del Samaritano “Giancarlo Tofi”, la statua che rievoca il gesto compiuto dal petrignanese nel fiore dei suoi anni.