P. Pietro Starnini è stato un frate francescano che ha realizzato la sua vocazione arricchendola con il dono della musica.
Nato a Civitella Benazzone, frazione di Perugia, il 19 luglio 1914, passò la sua infanzia con la famiglia e a 13 anni chiese di essere ammesso nel collegio serafico di Città di Castello su indicazione del suo parroco.
Nel 1931 vestì l’abito religioso nel convento di Amelia e alla fine del noviziato, nel 1932, emise i voti semplici temporanei. Dopo il noviziato a Monteripido terminò il ginnasio e il liceo classico.
Studiò teologia e nel 1937 gli furono conferiti gli ordini minori. Emise i voti solenni perpetui nel 1935 alla Porziuncola. In quel periodo si dedicava alla musica e collaborava con il M° p. Mauro Galletti alla preparazione dei canti liturgici eseguiti nella Basilica Patriarcale di Santa Maria degli Angeli dal Coro dai chierici del Seminario. Dopo l’ordinazione sacerdotale nel 1939, frequentò il Pontificio Istituto di Musica Sacra a Roma dove arricchì le sue competenze musicali. Nel lungo periodo di attività ha composto messe a quattro voci dispari, mottetti e un inno popolare in onore della Madonna degli Angeli.
Tornato nel convento della Porziuncola, successe al p. Galletti come direttore della Schola Cantorum della Basilica, ma quello che ritrovò fu un coro piuttosto ridotto a causa della crisi di vocazioni.
Cercò subito il modo per rinforzarlo aprendo le porte ai laici e nel 1949 fondò la “Corale della Porziuncola”. Insieme ai frati e ai “pueri cantores” (alcuni di loro festeggiarono poi i 50 anni di presenza nella Corale), padre Pietro accolse uomini, donne, ragazzi e ragazze di Santa Maria degli Angeli e li diresse fino agli ultimi mesi della sua vita con energia e amore.
Il suo intervento non fu solo di natura didattico-musicale ma anche pastorale. Insieme agli insegnamenti musicali, padre Pietro si preoccupava di far crescere un gruppo che si sentisse parte di una comunità cristiana. Uno dei modi per stare vicino ai suoi cantori era quello di organizzare con grande cura dei periodi di vacanze al mare. La sua presenza vicino ai cantori in questi momenti di vita comunitaria era improntata al piacere dello stare insieme, magari anche cantando: ma tutto era regolato con grande disciplina, per trasmettere i suoi valori morali e cristiani. I cantori condividevano anche alcuni momenti di vita della comunità francescana della Porziuncola, dalla preparazione del servizio liturgico ai momenti conviviali nel refettorio in occasione della ricorrenza del Transito di san Francesco. La sala stessa dove padre Pietro provava con il suo coro si trovava proprio all’interno del convento, tra la portineria e l’orto. Tutto questo creò un forte legame affettivo tra la comunità dei frati e quella angelana.
Dopo lunga malattia, padre Pietro morì il 25 febbraio 1990 nell’infermeria provinciale del Convento della Porziuncola, sempre circondato dall’affetto dei suoi familiari, dei frati e degli angelani.