Un anno fa, nel luglio del 2021, presso la Sala della Conciliazione del Comune di Assisi, in assemblea pubblica, veniva presentato l’atto della (occhio alla sintesi) “convenzione intercomunale per la costituzione del soggetto gestore dell’area naturale protetta Parco Regionale Monte Subasio” – come da sito istituzionale del parco stesso – tramite l’associazione dei comuni di Assisi, Spello, Valtopina, Nocera Umbra, con Assisi capofila e con presidente Stefania Proietti, sindaco della città capofila.
Tutto questo, forse, nel disperato tentativo di rimettere in pista qualcosa di propositivo e operativo in una struttura – il parco stesso – che da tanti (troppi) anni non esisteva, se non nella sede fisica (Ca Piombino) e nelle persone che ci lavoravano.
A distanza di un anno, siamo a luglio 2022, il comune di Assisi non ha ancora individuato uno straccio di referente per il parco stesso, mi piacerebbe sapere cosa ha promosso, proposto, realizzato il soggetto gestore in questi dodici mesi.
Prendiamoci una piccola pausa.
Viola Giuseppe (1939-1982) detto beppeviola (tutto attaccato) è stato un acuto giornalista, un sottile scrittore, un eclettico telecronista sportivo di pugilato, ippica, motori, ma soprattutto di calcio. Gustosissime le sue ironiche telecronache dove ogni tanto inseriva frasi prese direttamente dalla strada, dal bar dello sport, dalla vita che scorre intorno. Nella sua breve vita trovò anche il tempo di scrivere i testi di alcune canzoni del suo grande amico cantautore Enzo Jannacci (1935-2013).
Quando un difensore – calciatore professionista – sbrogliava una complicata situazione all’interno della sua area di rigore con tecnica approssimata tramite tiro a campanile, il bravo telecronista beppeviola era solito dire “respinta alla viva il parroco”. Potenza della sintesi, non un parola in più per spiegare la scarsa tecnica calcistica che aveva consentito di arginare momentaneamente l’ingarbugliata situazione nell’area di rigore.
La frase “viva il parroco” mi viene in mente pensando alla gestione del Parco del Monte Subasio; parco che, occorre sempre ricordare, coincide solo in parte con il massiccio del Monte Subasio, vedi su Assisi Mia “Subasio: parco, massiccio e consorzio obbligatorio”
Del resto siamo in Assisi dove tutto sa di Chiesa, allora ci può anche stare che una struttura con elevatissime potenzialità turistiche – a sostegno e non in contrasto al classico turismo urbano – sia gestita con l’approssimazione tecnica della respinta a campanile a sbrogliare momentaneamente la situazione, insomma alla “viva il parroco”.
Grande beppeviola !