07 Gennaio 2022

La spaccapietra che non fa calcoli…

Carlo Cianetti
La spaccapietra che non fa calcoli…

C’è tanta e variegata vita sul Subasio. Vogliamo cominciare anche a raccontare delle erbe officinali che riempiono i prati e i sentieri del nostro sacro Monte. E accoglieremmo con gratitudine anche la collaborazione di amanti della natura ed esperti del settore che volessero inviarci loro contributi sulle erbe, appunto, in maniera da rendere sempre più ricca questa rubrica.

L’erba che vi presentiamo oggi si chiama cedracca, ma anche spaccapietra o spaccasassi. Deve il suo nome popolare al fatto che cresce spesso nelle fessure delle roccia o dei muretti, appunto fra una pietra e l’altra.

Ma vi è anche un’altra ragione: secondo la tradizione, ormai avvalorata anche da alcuni studi, l’erba spaccapietra è un efficace diuretico, un antinfiammatorio e potrebbe essere utile a prevenire e a eliminare piccoli calcoli renali.

Il suo nome scientifico è ceterach officinarum, appartiene alla famiglia delle aspleniaceae. Altra denominazione è cedracca o cetracca.

Non è facilissimo individuarla, anche perché spesso si confonde con un’altra piccola pianta, della famiglia delle felci, ma la si riconosce per il color ruggine della parte non esposta delle piccole foglie che rispetto alla felce, sono anche più grasse e grosse. Non ama il sole e infatti la si trova solo in aree con scarsa esposizione.

E’ ricca di polifenoli, in infusione produce un colore fra il rosso e il viola.

La foto che vedete è stata scattata sulla strada che porta a Costa di Trex.

(Questo articolo non ha alcuna pretesa di fornire attendibili indicazioni di carattere medico)

Carlo Cianetti

Giornalista a Radio Rai, appassionato di Assisi, ha fondato questo trimestrale nel 1995 insieme a Francesco Mancinelli e Giovanni Bastianini

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