Anninnare anninnando
La competizione non risparmia nessun ambito ove si ravvisi il bisogno o ricorra la passione. Una sfida sportiva, un concorso di bellezza, un conclave cardinalizio, le elezioni amministrative condividono la stessa tensione emotiva. Si addiverrà sempre alla incoronazione del soggetto dominante e alla buona pace dei soccombenti. Vero è per gli uomini come per i cani, che istintivamente non celano la loro natura. Nei quadrupedi il capobranco fa bella mostra di sé tenendo la coda alta rispetto al busto, i sottomessi lo seguono con la coda bassa e nascosta. Quando cani e gatti sono invece in calore, spostano lateralmente la coda per esprimere la piena disponibilità a far propri i desideri altrui, proprio come le ballerine in audizione e i politicanti in elezione. Codesti, privi di coda, anninnano la testa. Guai a lasciarsi anninnare e vivere con la coda tra le gambe. Ben venga almeno un colpo di coda: morire anninnando la testa con saluti a chi muore, accidenti a chi resta.