Come in tante altre realtà dell’Umbria collinare e montana, anche nel versante assisano del Sacro Subasio era presente una vasta porzione di uso civico collettivo denominata “Monte Comune di Assisi”.
Nel 1926, prima che cominciasse il rimboschimento del monte, questo patrimonio collettivo passò all’A.S.F.D. (Azienda di Stato Foreste Demaniali); è ancora possibile incontrare cippi di pietra con l’acronimo, presente anche su vecchie paline di cemento di recinzioni metalliche. Nello stesso 1926 il sindaco di Assisi Arnaldo Fortini dette avvio alla costituzione della Bandita Provinciale, e di questo ancora oggi gliene siamo grati.
Nel versante spellano del monte, la porzione di Subasio di proprietà collettiva era detta “Monte dei Poveri”. All’inizio del rimboschimento (1927) il regime era intenzionato ad annettere anche questa parte nella Bandita Provinciale, ma a causa delle forti proteste della popolazione locale fu trovato un accordo: la Milizia Forestale avrebbe provveduto a rimboschire il Monte dei Poveri, e dopo dieci anni lo stesso monte sarebbe tornato ad uso civico.
Questo avvenne, e fu così che negli anni ‘70 e ‘80 del secolo scorso il comune di Spello urbanizzò il tratto che sale a Collepino (e oltre), consentendo la costruzione di villette (spesso seconde case) in vari stili architettonici con relative strade di accesso, trasformando di fatto il “Monte dei Poveri” nel “Monte dei Ricchi”. Non includere nella A.S.F.D. questa porzione di Subasio fu un errore. Non degli assisani, certo, ma come spesso accade, le occasioni mancate da alcuni si ripercuotono su altri.
La mancata salvaguardia del paesaggio e della natura del Subasio – monte che esiste fregandosene dei confini amministrativi – in questa porzione di territorio, è una ferita difficilmente rimarginabile.
Brevi note etimologiche a cura di Carla Gambacorta
Natura, che ha svariate accezioni e ambiti d’uso, è ‘complesso di tutti gli esseri che compongono l’universo’, ma anche ‘ordine e sistema delle leggi che presiedono all’esistenza delle cose’ e ancora ‘essenza insita di ciascun essere’, ‘insieme delle qualità e delle disposizioni degli esseri’, perciò ‘indole, istinto, qualità’, ecc., deriva dal latino natura, da natus ‘nato’, participio passato del verbo nasci ‘nascere’. Natura è: «natura naturante e natura naturata», in sintesi.
Suggerimento musicale a cura di Diego Aristei
Mother Earth è una sorta di preghiera profana all’uomo moderno, grande inquinatore e senza scrupoli dell’ambiente dove lui stesso vive. Intramontabile Neil Young
Mother Earth – Neil Young