Le donne che tacciono l’età sono ardenti nella fede, non in vanità. Mentre gli Egizi festeggiavano ogni compleanno dei faraoni, gli Evangelisti non si soffermarono affatto sull’anno di nascita del Bambin Gesù. Si consegnò al mondo in un tempo a seguire il Censimento di Augusto (8 a.C.) e a precedere la morte di Erode (4 a.C.). Questa approssimazione non ha mai turbato i cristiani, fatta eccezione per Dionigi il Piccolo che nel 525 introdusse l’usanza di contare gli anni ab incarnatione Domini nostri Jesu Christi. Conferita certezza cronologica alla natività, seppur con artifizio, resta da dissertare sulla scomparsa del Bambinello. Solo se schiavi del raziocinio illuminista, identifichiamo il Fantolino nella mangiatoia con il Nazareno in croce. Anche Matteo e Luca, che pure fanno cenno alla nascita del Pargoletto, lo perdono quasi completamente in fanciullezza. Il Bambino sembra aver goduto di lunga e propria vita. In Assisi se ne ebbe prova per secoli, ricevendone regali la notte di Natale. Rispetto ad altri lembi d’Italia, mai cedette il passo a Santa Lucia o a San Nicola. Forte delle suggestioni presepiali di Francesco, per i piccoli assisani fu l’unico clemente censore e generoso dispensatore, seppur di doni specchiati col reddito familiare. Al risveglio del 25 dicembre, i più venivano graziati con mandarini.
Il suo declino iniziò il 17 giugno 1944, quando dalla via delle Viole gli Alleati arrivarono in Assisi. Nella città ospedaliera c’erano più medicine che pagnottine. La fame era il vero nemico. Chiamavano babbo chiunque provvedesse al cibo. Quando i soldati Americani, vestiti da Babbo Natale, elargirono ricche cioccolate al posto dei fichi secchi, condannarono all’oblio Gesù Bambino. Oggi può essere annoverato tra le vittime della Guerra e molto ci mancherà.
Brevi note etimologiche a cura di Carla Gambacorta
Bambino discende da una radice onomatopeica bamb-/bimb– ‘fanciullo’, ma anche ‘sciocco’, originatasi nel linguaggio infantile (così come accade ad esempio per mamma, papà, babbo, ecc., perché i piccoli all’inizio articolano con maggiore facilità proprio le consonanti labiali, cioè la m, la p e la b,con ripetizione della prima sillaba). Il Bambino, con la maiuscola, indica Gesù Bambino (chiamato anche Bambinello), nucleo essenziale di ogni presepio.
Suggerimento musicale a cura di Roberto Vaccai
Duane Allmän inizia a suonare in pubblico nei primi anni sessanta fondando il gruppo più rappresentativo del “Southern Rock”: The Allman Brothers Band. In questo brano, un mirabile duetto acustico insieme al chitarrista Dickey Betts.
Ascolto: Little Marta
Duane Allmän