03 Gennaio 2021

Tombola

Federica Marini
Tombola

Una delle cose più belle delle festività natalizie è ritrovarsi numerosi a casa di qualcuno per consumare insieme prelibatezze culinarie, preparate seguendo antiche ricette che passano da una mamma all’altra. L’allegrezza prosegue anche dopo i pasti, quando si rispolverano dall’anno precedente i mazzi di carte e i giochi da tavola.
A prescindere dalle preferenze personali, è pensiero comune che il gioco per eccellenza del Natale sia la tombola. Nel lasso di tempo tra il cenone della Vigilia e il pranzo dell’epifania qualcuno ne uscirà chiedendo: “Facciamo una tombolata?”.
È un gioco antico, che nasce nella prima metà del XVIII secolo a Napoli come sostituto durante le feste natalizie al gioco del Lotto, considerato inappropriato data la sacralità della ricorrenza. Ciò che lo rende così vivo ancora ai giorni nostri è la sua semplicità e le tradizioni, come per esempio usare i fagioli, o la pasta, o ancora i gusci della frutta secca per coprire i numeri, abbinata alla suspense creata dall’estrazione dei numeri e all’umorismo irresistibile della smorfia. Infatti, prima di iniziare, solitamente si sceglie con attenzione chi sarà il designato ad estrarre i numeri, il mattatore del gioco, il quale ad ogni estrazione abbinerà il significato corrispondente nella smorfia.
Ad Assisi queste figure simboliche abbinate ai vari numeri sono state rivisitate secondo l’immaginario popolare che ci appartiene e ovviamente vengono tutte enunciate rigorosamente in dialetto. 1: il capo de casa! 11: i moccioletti! 22: le carrozzelle! 47: morto che parla! 69: su e giù pe’ la cantina! 77: le gambe de le vecchie! 88: j’occhialoni! E poi, per gli assisani, anche a Natale queste espressioni hanno una sola voce: quella inconfondibile del Maestro Peppe Marini alla tombola di beneficenza del 5 ottobre.

Brevi note etimologiche a cura di Carla Gambacorta

Tombola ‘gioco che si basa sull’estrazione di numeri (da 1 a 90) che devono essere rintracciati, se ci sono, nella propria cartella da ciascun giocatore che deve terminare il più velocemente con ambo, terna, quaterna, cinquina e infine tombola, per poter vincere i premi’, è voce dall’etimo incerto, e forse proviene da tombolare ‘cadere con la testa all’ingiù, ruzzolare’ (da cui anche il composto capitombolo), ampliamento di tombare ‘cadere, precipitare’.

Suggerimento musicale a cura di Roberto Vaccai

La casualità nell’estrazione del numero è la caratteristica di questo gioco: nessuna capacità, pura fortuna. 

Ascolto: Gypsy Goodtime 

Mike Bloomfield

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