In questa torrida estate, oggi tre poesie che ci sono piaciute su spunto di Luca Mastrantonio.
Interno
Dal portiere
non c’era nessuno.
C’era la luce
sui poveri letti disfatti.
E sopra
un tavolaccio
dormiva
un ragazzaccio bellissimo.
Uscì dalle sue braccia
annuvolate,
esitando,
un gattino.
Sandro Penna
Tre fiammiferi accesi
uno per uno
nella notte
Il primo per vederti
tutto il viso
Il secondo per vederti
gli occhi
L’ultimo per vedere
la tua bocca
E tutto il buio
per ricordarmi
queste cose
Mentre ti stringo
fra le braccia.
Jaques Prevert
Io temo tanto
la parola degli uomini.
Dicono tutto
sempre così chiaro:
questo si chiama cane
e quello casa,
e qui è l’inizio
e là la fine.
E mi spaura
il modo,
lo schernire
per gioco,
che sappian
tutto ciò che fu
e sarà;
non c’è montagna
che li meravigli;
le loro terre e giardini
confinano con Dio.
Vorrei ammonirli,
fermarli:
state lontani.
A me piace
sentire le cose
cantare.
Voi le toccate:
diventano
rigide e mute.
Voi mi uccidete le cose.
Rainer Maria Rilke