21 Luglio 2024

Voi mi uccidete le cose.

Claudio Volpi
Voi mi uccidete le cose.

In questa torrida estate, oggi tre poesie che ci sono piaciute su spunto di Luca Mastrantonio.

Interno
Dal portiere
non c’era nessuno.
C’era la luce
sui poveri letti disfatti.
E sopra
un tavolaccio
dormiva
un ragazzaccio bellissimo.
Uscì dalle sue braccia
annuvolate,
esitando,
un gattino.
                                             Sandro Penna

 

Tre fiammiferi accesi
uno per uno
nella notte
Il primo per vederti
tutto il viso
Il secondo per vederti
gli occhi
L’ultimo per vedere
la tua bocca
E tutto il buio
per ricordarmi
queste cose
Mentre ti stringo
fra le braccia.
                                             Jaques Prevert

 

Io temo tanto
la parola degli uomini.
Dicono tutto
sempre così chiaro:
questo si chiama cane
e quello casa,
e qui è l’inizio
e là la fine.

E mi spaura
il modo,
lo schernire
per gioco,
che sappian
tutto ciò che fu
e sarà;
non c’è montagna
che li meravigli;
le loro terre e giardini
confinano con Dio.

Vorrei ammonirli,
fermarli:
state lontani.
A me piace
sentire le cose
cantare.
Voi le toccate:
diventano
rigide e mute.
Voi mi uccidete le cose.

                                           Rainer Maria Rilke

Claudio Volpi

Nato ad Assisi, dove vive e lavora. Laureato in Lettere Moderne, si occupa di Arte e Antiquariato, ha una Galleria D’Arte nel centro storico della città. Dagli anni ottanta ha pubblicato diverse raccolte di poesie, l’ultima quest’anno con il volume “Voci Versate”, Casa Editrice Pagine Roma.

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