17 Giugno 2022

“Via di Francesco” Spello-Assisi (traversata alta)

Giuseppe Bambini
“Via di Francesco” Spello-Assisi (traversata alta)
Foto Giuseppe Della Vedova

Fonte Bulgarella (320 m), punto di partenza dell’itinerario proposto, si trova nella parte alta di Spello, fuori le mura, all’inizio della SP 249 direzione Collepino, impossibile non vederla.

Si parcheggia nei paraggi, altrimenti utilizzare il parcheggio Poeta, a valle della fonte, appena fuori Porta Montanara, la più alta lungo le splendide mura di Spello.   

Non dimenticate di riempire la capiente borraccia con la fresca acqua di sorgente della Bulgarella, la fonte più famosa di Spello, usata da tantissimi abitanti del borgo. Abbigliamento comodo e adeguato alla stagione, scarponi da montagna ben rodati, qualcosa da mangiare, nello zainetto troverà posto anche la carta dei sentieri del Subasio della sezione CAI di Foligno in scala 1:25000

L’escursione proposta non presenta particolari difficoltà, si cammina lungo stradelli e sentieri ben tracciati; inoltre una segnaletica sempre presente la rende adatta anche a chi non è pratico di sentieri di montagna, ma dislivelli da superare e lunghezza complessiva lo consigliano a persone con un minimo di allenamento, comunque sempre in compagnia: si fatica meno, si condividono le sensazioni, aumenta la sicurezza. 

Foto Giuseppe Della Vedova

questi i dati:

distanza: 14.5 km

dislivello complessivo salita: 870 m

dislivello complessivo discesa: 730 m

quota massima: 1110 m

quota minima: 320 m

durata stimata: 5h 30’ più le soste

Dalla Bulgarella (320 m) si inizia a camminare in costante salita lungo stradello prima asfaltato, poi imbrecciato, quindi a fondo naturale ma sempre ben battuto, segnavia giallo-azzurri della “Via di Francesco” e segnavia bianco-rossi 350 del CAI. Siamo circondato da migliaia di olivi su entrambi i lati, sorretti verso valle da muretti di pietra, non potrebbe essere diverso. Ci troviamo infatti lungo la fascia olivata che da Spoleto ad Assisi caratterizza questa porzione di Umbria, una distesa di 50 km ininterrotti di uliveti dove si produce l’olio  – extra vergine di oliva, ça va sans dire – più buono al mondo, di questo siamo orgogliosi e ci piace ribadirlo, perbacco!  Sulla dx in basso la valletta della Chiona, punteggiata da isolati casolari, boschi, radure, coltivi, sembra di essere incastonati in un affresco del Pinturicchio. All’indietro magnifica veduta su mura, tetti e campanili di Spello.

Foto Giuseppe Della Vedova

Giunti a incrocio tra sterrate (520 m) si piega a sx, e poco dopo ad altro incrocio (550 m) si traversa una sterrata e sempre seguendo i segnavia 350 si supera la fascia olivata. Ancora altro incrocio (690 m) dove si continua diritto fino ad altro bivio (770 m).

Qui si lascia lo stradello forestale per imboccare sulla sx sentiero ben battuto che attraversa vari rami del Fosso Renaro in ambiente oscuro e boscoso. Con alcuni stretti tornanti si giunge finalmente (e faticosamente) a Fonte Bregno (1000 m) – la più alta del monte – con bel manufatto ed epigrafe M N F (Milizia Nazionale Forestale), a ricordare chi effettuò il ciclopico rimboschimento (1927-1938) del monte.

Foto Luigi Bellezza

Il limite amministrativo tra i comuni di Spello e Assisi “taglia” in due il fontanile, a ribadire la storica importanza delle fonti di montagna, trascurate dalla modernità.

Notare dentro al trocco statua di bronzo “realdinamista” a simboleggiare l’acqua, mentre un cartello ammonisce il viandante che l’acqua non è controllata, “bevila pure ma io non ne voglio sapere niente”, sembra voglia comunicare un qualche apparato pubblico.

Foto Luigi Bellezza

A questo punto si lasciano i segnavia 350 fin qui seguiti, per individuare quelli marcati 360 (direzione Assisi), sempre uniti a quelli giallo-blu della Via di Francesco.

Dopo breve tratto in salita nel bosco, il sentiero sempre molto evidente si mantiene al disopra della fasca boscata, quindi in leggera salita a superare alcuni impluvi sassosi fino a giungere alla Croce di Sasso Piano (1110 m), già ben visibile in lontananza, dove la sosta è più che meritata.

Magnifico balcone panoramico con superba vista sulla Valle Umbra sottostante e su Assisi. Rilassatevi, siete sul Sacro Subasio.   

Foto Luigi Bellezza

Si torna indietro per qualche decina di m, quindi si piega decisamente a dx su sentiero sassoso in marcata discesa, che si porta alla base del bastione calcareo, con magnifica vista sul paretone di Sasso Piano; con un lungo diagonale in discesa si va a incrociare la SP 251 (880 m) – asfaltata – che si segue verso dx, costeggiando il muretto che delimita le pertinenze dell’Eremo delle Carceri. Si supera l’impluvio del Fosso delle Carceri, quindi al bivio successivo (810 m) – sulla sx è l’ingresso dell’Eremo – si continua verso dx in salita sulla strada panoramica del Subasio. Giunti a evidente bivio (840 m), si lascia lo stradone e si imbocca sulla sx un sentiero (segnavia CAI 350) che in leggera discesa porta a Montarone (800 m), incrocio di stradelli. Qui si mantiene la direzione principale (segnavia 350 e segnavia giallo-blu) e in forte discesa – sassosa e a tratti scomoda – si giunge alla base del cassero della Rocca Minore o Rocchicciola (500 m).

Foto Alfio Rosignoli

Ora a sx in discesa a Porta Cappuccini (475 m) che si sottopassa; un breve tratto di asfalto e siamo a Piazza Matteotti (445 m), finalmente in Assisi.

Evvai !!!

scarica la traccia

Giuseppe Bambini

Viandante per antiche terre Umbre

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