09 Giugno 2024

Rupert Brooke Il più bel giovane d’Inghilterra.

Claudio Volpi
Rupert Brooke Il più bel giovane d’Inghilterra.

Alcuni poesie di Rupert Brooke (1887-1915), il poeta ammirato da Henry James, Churchill, quasi idolatrato da Lawrence e da Yeats, che lo definì anche ‘ il più bel giovane d’Inghilterra’ per la sua avvenente bellezza e personalità. Il poeta affronta l’impermanenza umana, la transitorietà della bellezza, la visione di tutto ciò che passa e non tornerà, lo splendore e la pena, con versi sontuosi.

Quel che è passato
non lo ritroverò,
lo splendore
e la pena:
il getto di sole,
l’urlo del vento,
e la puntura coraggiosa
della pioggia…

Cercherò e troverò
i migliori
tra i miei desideri:
la strada d’autunno,
il vento dolce
che culla le contee
che s’oscurano,
e le risate,
e i fuochi
nelle taverne…

E la luce ,
che ritorna ,
restituirà
le ore d’oro…

Dove poter aprire
quella riserva profumata
di canto e fiori
e cielo e visi…

 

I morti

Questi  cuori

erano orditi

di gioie

e di cure,

 

mondati dalla tristezza,

pronti all’allegria.

 

Gli anni

li resero gentili,

l’aurora era loro,

 

e il tramonto,

e i colori della terra.

 

Hanno visto

il movimento

e udito la musica,

 

conosciuto il sonno

e la veglia,

gioito degli amici,

 

provato un fulmineo stupore

e la pace  dell’esser soli,

 

sfiorato fiori e guance.

Tutto questo è finito.

 

Ci sono acque

spinte alla gioia

da venti mutevoli

 

e illuminate

da cieli splendenti

tutto il giorno.

 

E poi il gelo,

con un gesto,

ferma le onde danzanti

 

e la loro

vagante bellezza.

E lascia una bianca

 

immacolata gioia,

un’intensa radiosità

 

una vastità,

una pace luminosa,

sotto la notte.

 

Il colle

Senza fiato

ci lanciammo

sul ventoso colle,

 

ridendo al sole

e baciando

lo splendido prato.

 

Tu dicesti

“Attraverso la gloria

e l’estasi passiamo;

 

il vento, il sole

e la terra restano,

gli uccelli cantano,

 

quando noi siamo vecchi..”

“E quando moriamo

 

finisce ciò che è nostro;

e la vita arde ancora

 

in altri amanti,

in altre labbra”

dissi io,

 

“Cuore del mio cuore,

il Cielo è ora

ed è nostro!”

 

 

“Siamo il fiore della terra

e impariamo

la sua lezione,

 

la vita è il nostro grido,

la fede è con noi!”

dicemmo;

 

“Noi scenderemo

con passo fermo

nell’oscurità

 

incoronati di rose!”…

Siamo fieri,

 

e ridiamo

per avere

tante cose vere

da dire.

 

-E  allora a un tratto

tu piangesti

e volgesti lo sguardo.

 

The great lover

Queste cose ho amato:

piatti bianchi e tazze,

splendenti di pulito,

cerchiate di blu;

e polvere piumata,

fatata;

tetti bagnati,

alla luce dei lampioni;

la crosta forte

del pane amico,

e il cibo saporoso;

gli arcobaleni,

e il fumo azzurro

amaro del legno;

e gocce di pioggia

lucide adagiate

tra fiori freddi;

e anche i fiori,

che oscillano

in ore di sole,

mentre sognano falene

che li suggono alla luna;

poi la fresca gentilezza

delle lenzuola,

che subito

leviga ogni pensiero;

e il maschio rude bacio

delle coperte;

massicce nuvole blu

La benedizione

dell’acqua bollente;

pellicce da toccare,

l’odore buono

di vecchi abiti,

e l’odore stantio

che indugia

sulle foglie morte

e le felci…

 

…l’affannoso respiro

del treno;

sabbie compatte,

il piccolo orlo di schiuma

che si smorza

bruno e fluttuante

sull’onda che torna a riva;

e sassi slavati,

lucidi per un’ora;

la fredda austerità

del ferro,

la forma di terra

umida e nera,

il sonno e le altezze,

orme nella rugiada;

e le querce, e bruni

ippocastani lucenti;

e legni mondati della scorza,

e scintillio d’acqua

tra l’erba,

Tutti questi

Sono stati

I miei amori,

 

…Tutta la mia passione,

tutte le mie preghiere

non potranno

farli restare con me

attraverso

i cancelli della Morte,…

Ma il meglio

che ho conosciuto,

rimane qui

e cambia,

s’infrange,

invecchia sparso

dai venti del mondo,

e svanisce

dalla mente

degli uomini,

e muore,

Niente rimane.

 

Claudio Volpi

Nato ad Assisi, dove vive e lavora. Laureato in Lettere Moderne, si occupa di Arte e Antiquariato, ha una Galleria D’Arte nel centro storico della città. Dagli anni ottanta ha pubblicato diverse raccolte di poesie, l’ultima quest’anno con il volume “Voci Versate”, Casa Editrice Pagine Roma.

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