22 Ottobre 2021

Lanciano di Nocera Umbra: parco del Subasio

Giuseppe Bambini
Lanciano di Nocera Umbra: parco del Subasio

Lanciano di Nocera Umbra si raggiunge da Assisi in questo modo: da piazza Matteotti (azzerare il conta km) si sottopassa l’arco di porta perlici e si imbocca la SS 444 direzione Gualdo Tadino, percorsi 18.5 km si lascia la SS 444 e si prende sulla destra la SP 271 (indicazioni Nocera Umbra – Colle di Nocera), quindi bivio sulla destra (22.0 km) segnali San Biagio – Lanciano; si sale su strada bianca per circa 2 km, infine un breve tratto di asfalto ci porta a Lanciano (24.4 km da piazza Matteotti), un pugno di case aggrappate al versante N-E del monte dei Cani
Notevole il panorama sull’appennino umbro-marchigiano che si distende da N a E: l’Acuto, il Catria, il Cucco, la Cima Mutali con le due pale eoliche, il Maggio e le Senate che sovrastano la gola della Valsorda, il Serrasanta con l’omonimo eremo sulla cima, il Penna, il Burella-Alago, le cimette coniche del Vermenone e Linguaro, la grande mole del Pennino, infine le cime dei Sibillini (innevate in inverno).

Foto di Renato Elisei

A poca distanza il Monastero di San Biagio che, dopo un sapiente restauro, offre accoglienza turistica di qualità. Di scarso interesse la moderna chiesa in cima alle poche case, ma il luogo tutto merita sicuramente una gita fuori porta.

Foto di Renato Elisei

Siamo ovviamente lontani dalla “D” maiuscola che caratterizza il perimetro del massiccio del Sacro Subasio, ovvero “il Monte” per gli assisani; ma siamo pure fuori da quel vasto contado oltre porta Perlici che viene indicato con il termine “la montagna”, che per gli assisani termina con la strada che collega Catecuccio alla Bandita Cilleni.
L’abbiamo fatta un po’ lunga, ma tutto questo per dire che Lanciano è all’interno del perimetro che delimita i confini del Parco del Monte Subasio, istituito nel lontano 1995 insieme al “Consorzio Obbligatorio Parco del Monte Subasio” ente a gestione politica, dal nome vagamente sovietico, che da allora sovrintende – si fa per dire – al parco.  Essendo il consorzio obbligatorio diventato nel corso degli anni del tutto autoreferenziale, ci fermiamo qui con il giudizio, recentemente è stata costituita l’associazione dei quattro comuni – Assisi, Spello, Valtopina, Nocera Umbra – con Assisi capofila, per la gestione del parco.

A questo punto mi farebbe piacere sapere da parte della neonata associazione, se intende modificare i confini del parco stesso, perché intendiamoci, non abbiamo niente contro Lanciano all’interno del parco, ma l’ing. Proietti sa sicuramente che mentre il centro storico di Assisi è dentro, il centro storico degli altri tre comuni è fuori.
Questo non è tutto, intere porzioni di Sacro Subasio sono fuori parco, l’ho scritto e lo scrivo di nuovo, da Lanciano in auto ci vuole almeno un’ora per arrivare al Mortaro, mentre a piedi partendo dallo stesso Mortaro, percorsi 300 (trecento) metri siamo fuori parco. Per non parlare di Poggio Calvarone, Poggio Caselle, la cima del Pietrolungo, la Macchia di Pale, addirittura il borgo medievale di San Giovanni, persino l’acquedotto romano che da Collepino scende a Spello e financo il Mulino di Valentino: tutti fuori perimetro, tutti fuori parco.

Foto di Renato Elisei

Dopo 25 anni è ora di fare chiarezza, così com’è il parco non ha senso, meglio chiuderlo, sprangare l’ufficio di Ca Piombino mettendo un cartello sulla porta: “scusate ma ci siamo sbagliati, ce ne siamo accorti dopo 25 anni che quella struttura chiamata parco era inutile, togliamo il disturbo”.
Con la chiusura andrebbero finalmente tolte quelle fastidiose paline metalliche con su scritto Parco del Monte Subasio, segnali che parlano a loro stessi.
Inoltre nessuno scocciatore telefonerebbe più all’ufficio del parco per segnalare qualche criticità e nel contempo nessuno dovrebbe rispondere “non è di nostra competenza”. Ma di grazia, quali sono state fino ad ora le competenze del “Consorzio Obbligatorio parco del Monte Subasio” nome che più sfigato non si può?
Me lo chiedo da anni, ho tempo, sono qui che aspetto una qualsivoglia risposta, a meno che anche la nuova associazione di comuni istituita a sovrintendere al parco stesso, non mi risponda “pure issa”: “non è di nostra competenza”.

Giuseppe Bambini

Viandante per antiche terre Umbre

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