12 Aprile 2021

Urto

Francesco Venturi
Urto

Si provi ad immaginare un giovanotto che, benché umbro, di fatto conosce Assisi solo attraverso le parole entusiaste della ragazza che tanto ha desiderato e che assolutamente non vuol deludere. Si provi ad immaginare un giovanotto che, per il tramite dei racconti di Calendimaggio, si è fatto l’opinione che Assisi sia abitata da cultori della musica medievale, del ballo e della recitazione, tutti iniziati a misteriosi riti dionisiaci, non meglio identificati, però accessibili solo ed esclusivamente ad una cerchia ristretta di persone. Si provi ancora ad immaginare lo stesso giovanotto alla prima passeggiata nella città, mentre munito di queste suggestioni affronta la prima vasca con lei, pieno di fiducia nel futuro e magari anche negli assisani, speranzoso che la sua origine umbra possa essere il lasciapassare per una possibile accettazione perché pur non essendo di Assisi, proviene comunque della stessa regione. Può capitare che quello stesso ragazzo si trovi sottomesso a dure e inattese prove.
La prima sarà scoprire che le sue radici nell’Umbria meridionale saranno buone solo a situarlo senza esitazioni nel baricentro del “triangolo dell’ignoranza”, ai cui vertici gli indigeni presumono allegramente di poter situare le città di Foligno, Trevi e Spoleto. Sentirà pronunciare il suo nome sempre seguito dal nome di qualcuno del posto che ne garantisca il lascia passare, ad ogni cavolata che farà, la eco sarà “che ti aspettavi da uno che non è neanche di Assisi”, ma la vera antinomia al titolo è che lui mangerà, berrà e sarà sempre a suo agio nella allegra compagnia delle genti assisane.

Brevi note etimologiche a cura di Carla Gambacorta

Urto è un deverbale da urtare, che proviene dal provenzale antico urtar, a sua volta forse risalente al francone hurt ‘ariete’. Dal senso originario di ‘collisione tra due corpi’, ha quindi assunto diversi significati, anche di uso estensivo e figurato, come ‘assalto’, o ‘contrasto, dissenso’, o anche ‘sussulto’ e ‘impulso’ e altri ancora.

Suggerimento musicale a cura di Ezio Ranaldi

Da quaranta anni, in Assisi, tutti i Sindaci entro tre mesi dalla loro elezione si sono fatalmente ammalati, urto obbligato, della stessa malattia: la sindrome del Sindaco di assisi, con sintomi che portano a dimenticare gli elettori. Urge vaccino.

Ascolto: Pippo non lo sa – Lelio Luttazzi trio

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