Tanti, troppi diversi motivi possibili per finire a vivere ad Assisi: lavoro, arte, ragioni di cuore… E poi la bellezza! Fin troppo facile pensare agli affreschi, all’architettura, all’archeologia, ma può bastare arrivare dalla provinciale e vedere rosseggiare al tramonto il fuoco delle vetrate dei bastioni della Basilica: è una emozione che non si consuma. Una fra le tante.
Meno facile e ovvio, invece, per chi viene “da fori” entrare a far parte della comunità assisana che, come altrove in Umbria, non è famosa per aprirsi alle novità. Serve tempo, un certo impegno, un po’ di fortuna e molta cautela: impresa difficile insomma, ma possibile. C’è poi di buono che gli allogeni si adattano alle (crescenti) disfunzioni della città con maggiore buona volontà degli indigeni. Ed ecco allora che molti assisani di importazione, anche quando le condizioni materiali dell’esistenza non imporrebbero più loro di rimanere ad Assisi, tuttavia nel cruciale momento della scelta fra restare o partire non esitano a decidere di rimanere. Scelta non sempre facile, e appunto per questo importante e preziosa: si può infatti scoprire che ad Assisi chi è solo non lo è mai davvero, e anche che la città conserva una sua dimensione umana. Già, ma per tutte le generazioni? O, come dice un assisano doc, la città sta diventando un “terminal”?
Quel che è certo, è che vivere ad Assisi non è vivere in un posto qualunque. Lo si può dire bene con le parole scritte nel 1971 da don Cesare Angelini, quando si incarica di ricordare a tutti che “Assisi è una delle poche capitali del mondo che non si misurano sulla popolazione che contano o sullo spazio che occupano, ma nel tempo e in profondità. Il tempo profondo di Assisi”.
Brevi note etimologiche a cura di Carla Gambacorta
Scelta è un sostantivo derivato di scelto, participio passato del verbo scegliere, dal latino parlato exeligere, composto di ex– con valore intensivo e eligere (da cui anche l’italiano eleggere), cioè ‘scegliere da’. La scelta nel suo significato più comune presuppone una valutazione di ciò che tra due o più alternative può essere migliore, più conveniente, più adatta, più opportuna, ma non tutti spesso ne possono disporre.
Suggerimento musicale a cura di Ezio Ranaldi
È difficile e doloroso, per un artista, scegliere fra la sua produzione artistica il suo lavoro preferito, ma può anche accadere di non avere esitazioni.
Ascolto: Combat film – Roma – Ezio Ranaldi