“Tutti i grandi sono stati bambini una volta. Ma pochi di essi se ne ricordano”. Così scrive Antoine de Saint-Exupéry nel suo capolavoro, Il Piccolo Principe.
Ma persino i “grandi” ricordano bene che, con l’arrivo di settembre, comincia irrimediabilmente il conto alla rovescia per l’inizio della scuola. E così ci si getta in una corsa contro il tempo per cogliere ogni momento degli ultimi giorni d’estate, quei giorni in cui si ha la pelle abbronzata e l’odore del mare ancora tra i capelli.
Chi più frenetico, chi rilassato, tutti vogliono sentire ancora un’ultima (o forse una prima) volta “l’estate addosso”, come canta Jovanotti: i tuffi in piscina, le biciclettate in pianura, le passeggiate alle otto per sfuggire al caldo, con la colazione al bar come unico incentivo a svegliarsi ad orario scolastico, o le sere passate alla Rocca a guardare le stelle in compagnia delle lucciole e della giusta playlist…
I ragazzi di una volta avevano tutto il mese di settembre prima che la spensieratezza lasciasse il posto alla scuola, il famigerato primo ottobre. Il saluto all’estate in partenza che Assisi concedeva ai suoi scolari era l’ultimo tuffo di divertimento alle carrozzelle di Porta Nuova, tra l’odore del croccante e dello zucchero filato, i colori delle giostre e le grida dei giovani accaniti agli autoscontri.
I ragazzi di oggi, invece, hanno solo due settimane prima che tutto ciò che settembre abbia da offrire siano i sudati ritorni a piedi da scuola, con il sole ancora caldo che ricorda la vita estiva e il peso dello zaino che tiene ben saldi con i piedi per terra.
Ma, che sia per sfuggire al rientro a scuola, o per ammirare all’infinito la luce tiepida dei tramonti sulla pietra rosa, per un attimo si vorrebbe fermare il tempo negli ultimi giorni d’estate…
brevi note etimologiche a cura di Carla Gambacorta
Ultimi, plurale di ultimo, è voce dotta e deriva dal latino ultimum, cioè ‘che si trova al di là’, superlativo dell’arcaico uls (poi ultra). Ha vari significati anche figurati e ha dato vita a locuzioni e a proverbi, tra cui «ride bene chi ride ultimo» che ci esorta ad aspettare la conclusione di un evento prima di rallegrarci, anche se forse talvolta sarebbe bene ricordare che «ride bene chi… ride», seppur ultimo.
Suggerimento musicale a cura di Dionisio Capuano
The Last Ones – The Walkabouts [Acetylene, 2005]
Un’elegia epica, se si può dire. Con quel tono crepuscolare e perduto di quando ti accorgi che le giornate iniziano ad accorciarsi.