Sbandieratore… concettualmente semplice il suo destreggiarsi nel lancio di un drappo, di un’asta più o meno lunga, unendo agilità, destrezza, perfezionismo e concentrazione alla perseveranza.
Quante volte può cadere una bandiera? Dieci, cento, mille? Quante volte lo sbandieratore è disposto a raccogliere la propria bandiera e ricominciare, riprovare? La risposta a questa semplice domanda ci rivela chi siamo e quanto valiamo, ci definisce. Perché sbandieratore in sostanza è anche colui che nella vita lancia un’idea, fa avverare un sogno, realizza un progetto, colui che si mette alla prova.
Il suo drappo porta lo stemma della volontà, ha dipinti i simboli dell’intraprendenza, sfoggia i colori del coraggio. Fondamentale è la fiducia negli “sbandieratori” che gli sono vicini: la sua destrezza si traduce nell’abilità di prendere al volo anche quei “lanci” non sempre meritevoli di applausi, perché saranno comunque fonte di insegnamento, di esperienza e maturità. Perché fanno parte del gioco.
In sostanza sbandieratore è colui che cerca il perfezionismo, misurandosi e sfidando se stesso a raggiungere i propri obiettivi nella vita, con o senza bandiera, malgrado gli innumerevoli… (e(venti avversi.
Brevi note etimologiche a cura di Carla Gambacorta
Sbandieratore, ‘chi esegue spettacoli facendo volteggiare bandiere’, deriva da sbandierare, a sua volta da bandiera (quest’ultima dal latino medievale bandum –dal germanico bandwō ‘segno’ – attraverso il provenzale bandera) con l’aggiunta del prefisso s– con valore intensivo e di un suffisso. Altri significati, meno nobili, indicano ‘chi ostenta i propri meriti, esaltandoli’ o ‘chi rende noto, rende pubblico, qualcosa di riservato’.
Suggerimento musicale a cura di Matteo Magna
Sogni e ideali.
L’arte della bandiera implica disciplina, sacrificio, allenamento e dedizione. D’altro canto, l’essere sbandieratore ci ha insegnato a far parte di un gruppo, a creare legami con tantissime altre persone e a credere nelle nostre capacità
Sogna, Ragazzo, Sogna – Roberto Vecchioni