03 Settembre 2021

Quadrati

Maurizio Orbi
Quadrati

C’erano i bravi, quelli che prendevano la palla e ne scartavano 3 o 4 alla volta.
Poi c’erano quasi tutti gli altri, quelli che a volte ci prendevano e a volte no. Quasi tutti, perché alla fine della conta restava sempre lui: quello coi piedi quadrati. L’ultimo scelto, quello che poteva schierarsi dove voleva, tanto la palla non gliela passavano mai.
Il prototipo del ragazzino coi piedi quadrati era lo stesso in ogni strada: fisico predisposto più alla letteratura che al dribbling; capacità di leggere le traiettorie della palla inversamente proporzionale alla velocità nel risolvere equazioni.
Era una presenza mal tollerata, accompagnata da feroce sarcasmo; tuttavia incarnava la capacità  di provocare emozioni uniche ed inspiegabili:

  • sorprendere. Quando i suoi piedi calciavano la palla ne potevano scaturire arcobaleni psichedelici. Tutti fermi istanti interminabili ad attendere col fiato sospeso la fine di un oscuro percorso in cui le leggi della fisica e la magia si fondevano simbioticamente per divenire stupore.
  • commuovere. Pura bellezza accompagnava le sue movenze quando, con la grazia di un ballerino del Bolshoi e le articolazioni di un karateka, lisciava i tiri più banali, accompagnando il tutto con imprecazioni da cartone animato.
  • rivoluzionare. Quando tutto appariva predeterminato nella scontata direzione in cui i giocatori recitavano ciascuno la parte assegnata dal destino, i bravi ne scartavano 3 o 4 e gli altri un po’ ci prendevano e un po’ no, il Robespierre dai piedi quadrati urlava tutta la sua ribellione al sistema appropriandosi del  suo stesso strumento principale: il goal! Raro come un’eclisse arrivava quel momento catartico in cui centrava quella linea immaginaria fra due sassi.

Allons enfants de la patrie!
Veloce come un’eclisse tutto tornava come prima.

Brevi note etimologiche a cura di Carla Gambacorta

Quadrati, plurale, è voce dotta, participio passato del verbo latino quadrare (così anche in italiano), cioè ‘essere di forma quadra’. L’aggettivo quindi, oltre ai diversi significati tecnici, vuol dire sostanzialmente ‘avere la forma di un quadrato geometrico’, ma anche ‘essere di corporatura robusta’ e inoltre ‘essere avveduto, ponderato’.

Suggerimento musicale a cura di Eugenio Pacelli

È parte di un concept album. Jimmy ( il protagonista) prende il treno delle 5:15 diretto a Brighton, si droga, riflettendo sulla sua vita con i Mods, il movimento culturale al quale appartiene (anche se per ora ne è uscito), e diventa il ragazzo con i piedi quadrati. Rabbia, confusione, violenza, frustrazione sessuale, e senso di appartenenza smarrito.

Ascolto: 5:15The Who – Pete Townshend

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