La tradizione artistica del Presepe è da sempre la più amata dagli assisani, ricca com’è di implicazioni culturali e di costume che attingono ai ricordi di ognuno di noi. Nel suo puntuale ritorno, si cela una nostalgia che riporta ai Natali dell’infanzia, quando si apriva lo scatolone riposto in soffitta e, con gli occhi pieni di stupore, si tiravano fuori una dopo l’altra le piccole statuine, alcune intere ed altre prive di qualche parte del corpo. Come non ricordare il bellissimo presepe di Fra Magnino nella Basilica di San Francesco, che ha fatto sognare generazioni di bambini? Nella Basilica di Santa Chiara c’è un presepe molto antico, con i volti dei pastori fatti di cera. Il grande presepe sul Colle del Paradiso nel prato della Basilica superiore, a grandezza naturale, ideato dal compianto Carlo Angeletti insieme a diversi Assisani, è di grande fascino e suggestione. I pastori con il soffio del vento che muove i loro mantelli esprimono un’intensità tale da farli sembrare veri. Nei vicoli stretti e affollati di Assisi di una volta, abbondano i ricordi di tanti presepi artistici scolpiti nella pietra e nel legno. Un altro presepe artistico è quello in stile napoletano esposto in Piazza del Comune, che offre insieme alla Natività uno spaccato di vita popolare. Ancora oggi tante persone di buona volontà si mettono insieme per ridare vita attraverso la rappresentazione della Natività a luoghi abbandonati e dimenticati. Fiaba e Presepe: due narrazioni, una fatta di incanto e l’altra di storia. Forse è per questo eterno contatto con la fiaba che il presepe affascina ed entusiasma, una bellezza ricca di significato e di un messaggio profondo.
Brevi note etimologiche a cura di Carla Gambacorta
Presepio è voce dotta e risale al latino praesepium, a sua volta da praesepe che significava ‘stalla, recinto per il bestiame’ e anche ‘mangiatoia’, formato dal prefisso pre– (latino prae-) e da saepire ‘cingere (con una siepe)’, dal latino saepes, appunto ‘siepe, steccato, palizzata’. In italiano sono ammesse sia presepe, sia la variante presepio: entrambe, dal senso originario, indicano la rappresentazione, mediante statuine e altri elementi, degli episodi evangelici della Natività e dell’Adorazione.
Suggerimento musicale a cura di Roberto Vaccai
La parola “presepio”, per alcuni aspetti, si lega a Napoli e alla sua grande tradizione per questa rappresentazione.
Ascolto: Sul presepe del 2000
Federico Salvatore