La bandiera è di stoffa o di piombo? Molte esibizioni spettacolari hanno un trucco e quelle degli sbandieratori sono in questa categoria. Il piombo nel manico della bandiera è il doppio fondo nella performance del mago, l’allume di rocca per chi cammina sui carboni.
Un trucco semplice, non originale, che ha antenati illustri nella plumbata (dardo) e in qualche tipo di pilum (giavellotto) dei romani, ma senza il quale lo spettacolo degli sbandieratori non sarebbe uno spettacolo!
La bandiera viene bilanciata tramite l’inserimento di un peso in piombo tale che il baricentro ricada (all’incirca) sul punto inferiore da cui inizia il drappo, senza il quale sarebbero impossibili – o quantomeno molto imbarazzanti – i lanci.
Il peso in piombo agisce con due scopi principali. Una prima funzione è quella di prolungare la gittata del lancio: in sua assenza la bandiera risulterebbe troppo leggera per contrastare l’effetto “vela” del drappo e arresterebbe la corsa in breve spazio.
Una seconda funzione è quella di indirizzare la bandiera: essa si allinea nel lancio con il manico più pesante in avanti ad effetto trainante, e il drappo indietro con effetto frenante. Questo facilita lo stabilire direzione, alzo e forza da applicare per un lancio preciso, oltre al vantaggio di far ricadere la bandiera sempre dalla parte del manico.
Solo i lanci? In realtà anche il roteare o il tipico movimento a otto impresso alla bandiera vengono influenzati dalla presenza del piombo. Parlando di antenati illustri, il contributo che dà il peso in piombo nella bandiera è identico quello che dà il pomolo (contrappeso in fondo all’impugnatura) in una spada: pur aumentando il peso assoluto, avvicina il baricentro al punto di leva – cioè la mano – rendendo più agevole il brandeggio. Dunque di stoffa o di piombo?
Brevi note etimologiche a cura di Carla Gambacorta
Piombo è l’esito del latino plumbum (ed è voce panromanza di origine preindoeuropea), con il normale passaggio in italiano, nelle parole di tradizione popolare, di pl– a pj– (mentre nei latinismi la l postconsonantica si mantiene, come nell’aggettivo plumbeo). Quale adattamento del francese aplomb, da a plomb, cioè ‘verticalmente’ (stesso significato dell’italiano, ad esempio nell’edilizia), si ha la locuzione a piombo nel senso però di ‘disinvoltura, padronanza di sé’, meno usata comunque del corrispettivo francese.
Suggerimento musicale a cura di Matteo Magna
Peso ed equilibrio.
Tutto gira intorno al piombo, per mezzo del quale la bandiera acquisisce un peso, una vita propria. In precario equilibrio tra il successo e la caduta.
Daniele Silvestri – Acrobati