C’era chi si metteva in viaggio per politica, per lavoro, o per motivi di studio o religiosi: sulle strade si potevano incrociare re e mercanti, pellegrini e fuorilegge, chierici e giullari, emarginati e cavalieri erranti. Io, Ranieri, ero uno di questi ultimi. Il mio lungo peregrinare e l’incontro con dei malfattori mi avevano duramente provato. Avevo bisogno di un luogo dove trovare ristoro per me e per il mio destriero. In mezzo alla fitta vegetazione era apparso un grande edificio. Era contornato da solide mura che sembravano svolgere molto bene la loro funzione di protezione. Si intravedeva una porta bassa. Scesi dal mio cavallo e mi accostai a quel portone di legno massiccio, ma non ebbi bisogno di bussare, perché la porta si era già aperta dall’interno. Non vedevo nessuno; per entrare dovetti abbassare il capo e la schiena. Solo più tardi compresi il motivo di quell’inchino obbligato: il luogo sacro richiedeva una particolare forma di rispetto devozionale e i monaci volevano essere sicuri di poter controllare chi entrava nel loro convento.
Ero in un posto bellissimo, un claustrum, che dava un senso di separazione dal mondo e di ristoro. Si potevano vedere solo il cielo e le tante colonne che gli facevano da cornice, una diversa dall’altra, come tutti diversi erano i capitelli che le completavano. Sentivo in me un senso di protezione dai pericoli e di contatto col divino. Ero nell’Abbazia benedettina in Vallis Fabricae.
Sono stati i benedettini a salvare la civiltà occidentale. La diversità per loro era una ricchezza e questo era il messaggio della varietà architettonica dei loro chiostri. Un bell’insegnamento per tutti i tempi!
Purtroppo quest’anno non potremo fare il consueto viaggio nel medioevo tramite la festa, ma solo volare insieme a Ranieri con la fantasia!
brevi note etimologiche a cura di Carla Gambacorta
Medioevo è voce composta da medio, dal latino medium, e da evo, dal latino aevum (a sua volta dal greco aión, dall’arcaico aiwón), in cui il dittongo ae passa a e. Letteralmente significa ‘età di mezzo’, quella cioè convenzionalmente posta dagli storiografi tra l’evo antico (che termina con il crollo dell’Impero romano d’Occidente nel 476) e l’evo moderno (che inizia con la scoperta dell’America nel 1492).
suggerimento musicale a cura di Francesca Tuscano
Daniele Sepe-Micrologus Vite perdite
Il Medioevo fu il vero erede della classicità. Non quella immaginata, del Rinascimento e della Modernità, ma quella autentica di Bisanzio e della romanità occidentale. Per cantare il Medioevo dell’Occidente non c’è miglior lingua del latino.