24 Marzo 2021

Malìa

Alice Scaglia
Malìa

Cosa occorre per farsi ammaliare da un luogo? Dipende dalla persona, si dirà; e dal luogo, certo.
Ma serve anche un pretesto, un’occasione, una scusa o magari qualcosa di più. O di meno. Magari sfogliare per lavoro il numero 14 dei “Meridiani”, dedicato all’Umbria. Magari la pagina 33 e le due successive. Magari trovarci dentro un mondo opposto e possibile al presente frenetico, caotico, di una provincia disperata e cannibale satellite di una città rampante che si definiva “da bere”.
Una veduta aerea di Assisi rivela la lettura degli orizzonti, traccia un abbraccio gentile, svela piazze, campanili, finestre e vicoli che sanciscono altre andature; immortalata in quello scatto, restituisce un altrove lontano di chilometri, di forma e di contenuto generando uno smarrimento che sa di salvezza.
E poi, l’incontro.
Il silenzio denso.
Lieve.
E la bellezza
Ovunque.
E diventare approdo salvifico, rivelando ciò che non si sapeva di aver perduto, imparando la scansione dell’anno, celebrando di canzoni e poesia il ritorno  della primavera, raccogliendo colori di petali per farne tappeti di liturgia, scoprendo i vicoli ombrosi di frescura nelle calde giornate d’estate, e rallegrarsi per l’olio nuovo,  raccogliersi tra terra e firmamento intorno al focaraccio, grande tanto da rischiarare il buio del prossimo inverno, a bere vino e mangiando castagne, attraversare le mattinate fredde di cristallo illuminate dalla luna, entrare nei boschi, salire il monte, poter leggere il peso delle nuvole, riconoscere il mutare del tempo e delle stagioni dal colore del cielo e delle pietre che fanno dimora.
E ben sapendosi, finalmente riconoscersi.

Brevi note etimologiche a cura di Carla Gambacorta

Malìa è dal latino malum con l’aggiunta del suffisso dei nomi astratti –ìa. Era in origine una ‘pratica magica esercitata con l’intento di provocare effetti malvagi’, cioè una ‘stregoneria’; poi nel corso del tempo ha perso via via l’iniziale significato negativo per assumere quello figurato di ‘incanto, suggestione, fascino avvincente’, in riferimento soprattutto alla seduzione esercitata dalla donna amata.

Suggerimento musicale a cura di Ezio Ranaldi

Il cielo sfolgorante di un tramonto Assisano, le stelle della notte di San Lorenzo con tanti amici per godersi una bella serata nel terrazzo di casa, e anche una Luna Blue nel senso di “triste”, pensando al tempo che passa velocemente!

Ascolto: Blue MoonRod Stewart

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