La musica ha avuto un ruolo nuovo e importante nei processi di lungo e breve periodo nella storia individuale delle generazioni a cavallo tra gli anni 50 e 70. Basti pensare alla capacità di influenzare le identità individuali e sociali, e costruire universi simbolici e generazionali.
Si scopriva la dimensione collettiva dell’ascolto della musica, lo stare insieme come esperienza politica o per il piacere di nuove sensazioni legate alle sonorità che gli strumenti, soprattutto quelli elettronici, offrivano, vissute come una occasione di aggregazione fortemente appagante.
È in questo contesto che nel 1968 nascono i Pandora’s Box, un gruppo (ma allora si diceva “complesso”: i tempi cambiano) nato dalla grande amicizia dei componenti: Antonio e Anna Mecatti, Giorgio Fratini, Libertario Casagrande Proietti (detto Chicco), Marco Camponetti e Carlo Montagnoli.
Nasce a Santa Maria degli Angeli, ed è fatto tutto da angelani. Il nome è ispirato da un film storico proiettato nell’allora sala cinematografica del Paese, dove veniva citato appunto il vaso di Pandora.
Nel corso degli anni il gruppo conoscerà notevoli cambiamenti nella sua formazione, anche se la base storica Mecatti-Fratini rimarrà sempre presente. L’alternarsi di vari componenti- fra questi Gianfranco Giuliani, Angelo Carena, Riccardo Laurenzi, Luca Bartolucci, Gianfranco Pizziconi, Pino Cirimele e tanti altri- è il segno di uno spirito e di un atteggiamento sempre inclusivi, della propensione a stare insieme e vivere l’esperienza della musica suonata come fosse un rito, da celebrare insieme ad altri fedeli della stessa religione musicale.
Ed è proprio per questo, e nonostante la prematura dipartita di alcuni dei componenti, che i Pandora’s Box ancora oggi continuano nella loro pratica musicale quotidiana.
Brevi note etimologiche a cura di Carla Gambacorta
Hit parade non è altro che una locuzione inglese (in italiano usata al femminile), che tradotta letteralmente vuol dire ‘parata di successi’. La voce evoca immediatamente il mondo della musica, e in particolare designa l’insieme di quei brani che, più richiesti di altri, scalano tale classifica, posizionandosi ad esempio tra i primi dieci. La storia della musica cosiddetta leggera permette di ricostruire le usanze, i costumi, le mode di un’epoca.
Suggerimento musicale a cura di Francesco Pampanoni
Nell’empireo della musica rock degli ultimi 60 anni c’è un trono dove siede James Marshall “Jimi” Hendrix. Note indimenticabili incise nell’anima. Per me l’”Uomo che ha inventato la Chitarra”.
Ascolto: “Hey Joe” da “Live Monterey Pop Festival 1967” – Jimi Hendrix