Gianni ha avuto una Grande Idea: un gruppo di amici di Assisi che, uniti dalla passione per il Calendimaggio, creassero qualcosa di nuovo che prima non c’era: gli sbandieratori! Questo lo spirito, fin dall’origine, di un gruppo unico che da subito si è contraddistinto per uno stile proprio nell’arte della bandiera.
Gli sbandieratori, come scrisse Gemma Fortini nel 1977, “hanno coinvolto la migliore gioventù di Assisi”: ragazzi che si cimentavano in uno sport antico, praticato in quel Medio Evo un po’ onirico che, ancora oggi, unisce magicamente in primavera generazioni di assisani. Questa peculiarità, la voglia di riuscire con maestria a lanciare in alto la bandiera e riprenderla, ancora oggi è una sensazione che molti sperimentano, e che nel tempo ha coinvolto varie centinaia di giovani.
Negli anni il Gruppo si è esibito in tantissimi luoghi e circostanze, ma al di là dei successi o dell’importanza dell’evento ciò che motivava tutti era l’opportunità di stare insieme come un gruppo di amici, con la voglia di divertirsi e offrire uno spettacolo all’altezza delle aspettative del pubblico.
Se lo “stile nello sbandierare” ha costituito la peculiarità degli Sbandieratori di Assisi, la loro vera forza è sempre stata l’amicizia fra tutti coloro che, anche solo per qualche anno della loro vita, hanno condiviso l’esperienza di prove, spettacoli e l’emozione di qualche uscita.
Questa vera amicizia, il senso di appartenenza, resta vivo anche negli animi di chi ha appeso la bandiera al chiodo. La profondità che caratterizza i veri sentimenti fa sì che i ricordi si riaccendano con passione ogni volta che, al rullo dei tamburi, una bandiera volteggia nel cielo azzurro, riportando alla mente i bei momenti condivisi, con l’orgoglio di… appartenere al Gruppo Sbandieratori di Assisi.
Brevi note etimologiche a cura di Carla Gambacorta
Gruppo, ‘insieme di cose o persone’, proviene dal tardo latino cruppam, a sua volta dall’antico alto tedesco kruppa, con passaggio in italiano dell’occlusiva c- iniziale a g- (tecnicamente, lenizione), da una radice che significa ‘riunire, ammassare’. In antico, e letterariamente, indicava anche ‘groppo’ e ‘nodo, viluppo’.
Suggerimento musicale a cura di Matteo Magna
Unione e volontà.
Un gruppo di amici, un tavolo, un’idea. Tre elementi semplicissimi che hanno reso possibile la nascita del gruppo nell’ottobre del ’75. Quasi per gioco, come fosse una sfida. Più che vinta.
Gino Paoli – Quattro amici al bar