16 Giugno 2021

Ecumenico

Roberto Piccioni
Ecumenico

La visita di un Papa ad Assisi non era certo cosa insolita, soprattutto da quando era salito sul trono di Pietro Giovanni Paolo II. Ma quel 27 ottobre 1986 fu tutto molto particolare, speciale. Perché a darsi appuntamento per un incontro ecumenico di preghiera in nome di Francesco ci sarebbero stati la stragrande maggioranza dei capi religiosi di tutto il mondo: rabbini, sciamani indiani, induisti, musulmani, cristiani ortodossi e protestanti, il Dalai Lama e tanti altri ancora. Gli angelani accorsero in massa davanti al sagrato della chiesa dove si sarebbe svolto il primo incontro, l’accoglienza dei vari capi religiosi in Porziuncola. Ci fu chi, addirittura, si posizionò sopra il tetto delle bancarelle per poter vedere Madre Teresa di Calcutta, già santa in vita. Perché un Papa ad Assisi non è cosa insolita, ma Santa Maria degli Angeli lo è un po’ di più.
In seguito si dirà che quella fu una giornata storica ma già si percepiva un vento di cambiamento inarrestabile. Da lì a non molto sarebbe crollato il muro di Berlino e per pochi anni si visse un euforico senso di libertà e fratellanza. Era ben chiaro che quella pace tanto desiderata era possibile e che si stava vivendo il “Pax et Bonum” di Francesco, il “Pace a voi” del Cristo risorto o il più laico “Give peace a chance” di John Lennon. Quel 27 ottobre può essere considerato una sorta di Woodstock religiosa, con la Porziuncola come teatro dello “spirito di Assisi” che aleggia ancora. “May peace prevail on earth” si legge su un piccolo obelisco in via Becchetti. Questo è l’auspicio che riecheggia ancora.

Brevi note etimologiche a cura di Carla Gambacorta

Ecumenico è voce dotta e discende dal tardo latino oecumenicum, dall’aggettivo greco oikoumenikós, derivato di oikouméne (latino oecumene) ‘terra abitata’. In particolare la voce è usata in relazione al Concilio, in cui partecipano tutti i vescovi cattolici del mondo. Estensivamente significa ‘molto diffuso, generale, universale’.

Suggerimento musicale a cura di Francesco Pampanoni

Cosa c’è, quanto a generi musicali, di più ecumenico del Jazz? E tra i sacerdoti dell’ecumenismo jazzistico (erroneamente etichettato come “fusion” o “world music”) chi se non Pat Metheny e il suo leggendario PMG? “Quando non sai cos’è, allora è Jazz!” (Max Tooney, “La Leggenda Del Pianista Sull’Oceano).

Ascolto: “Here To Stay” da “We Live Here, Live in Japan” (1995)Pat Metheny Group

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