09 Novembre 2020

Drappo

Francesco Mancinelli
Drappo

Il drappo per sbandierare è un tessuto leggerissimo quadrato, cui si applica un canalotto che si infilerà nell’asta. Si aggiungano dei rinforzi all’impugnatura e sulla punta, dei nappetti decorativi, e si avrà finalmente il drappo di una bandiera degli sbandieratori di Assisi.
Le prime bandiere riproducevano i tratti degli animali delle insegne araldiche. Si sono così orgogliosamente avvicendati leoni, aquile, liocorni, tori, draghi… L’ornatura era completata da fiamme che partivano dal vertice alto, e l’animale ritrovava sul costume di chi la portava. Nella varietà delle soluzioni, un solo elemento è rimasto inalterato: i colori rosso e nero su fondo bianco.
I primi drappi, un po’ meno tecnologici, erano fatti a mano da madri di buona volontà e disegnati da ogni sbandieratore. La decorazione coincideva con l’inizio della stagione degli spettacoli, la primavera: un rito benaugurante di una stagione feconda per il gruppo. I risultati con i pennarelli per il tessuto non furono esaltanti: l’utilizzo e i lavaggi rendevano i drappi presto inutilizzabili. Il passaggio ai colori ad acqua migliorò la stabilità dei colori, ma poiché ogni sbandieratore dipingeva con il pennello il suo drappo, le linee che dovevano essere diritte andavano un po’ girovagando. Non di rado i più maldestri rovesciavano il barattolo del colore sul tessuto, creando interessanti opere astratte alla Pollock. Visti i risultati disastrosi, i più capaci nelle arti decorative si sacrificarono alla causa comune.
Nel corso degli anni si sono alternati molti disegni, fino ad arrivare all’attuale versione che risale al 1984. Oggi tutto viene realizzato con tecniche industriali, cucitura e stampa, e questo rende il drappo perfetto ma … rimane intatta la nostalgia delle notti passate dipingere e matteggiare.

Brevi note etimologiche a cura di Carla Gambacorta

Drappo discende dal tardo latino drappum, ed è forse voce di origine celtica (drapno-). Designa un ‘tessuto pregevole, di seta, ma anche di lana, di velluto, di damasco, ecc.’, destinato a confezionare abiti di lusso o impiegato per arredi (di pareti, finestre, porte, mobili e altro), ma genericamente si riferisce anche a ‘pezzo di stoffa’.

Suggerimento musicale a cura di Matteo Magna

Simbolo e rivoluzione.
“Sì, questa sera è festa grande…” Nell’ottobre del ’75, nascono gli sbandieratori d’Assisi, fenomeno che rivoluzionerà negli anni tantissime persone e la città stessa. Proprio negli anni ’70, i generi musicali catalogati come sotto “bandiera gialla” erano quelli fino ad allora banditi dalla radio italiana, ma che non avrebbero smesso di risuonare.

Gianni Pettenati – Bandiera Gialla

Francesco Mancinelli

Graphic Design, coinvolto nella vita associativa di Assisi, presidente degli Sbandieratori di Assisi, ha fondato questa Associazione nel 1995 insieme a Carlo Cianetti e Giovanni Bastianini.

Seguici

www.assisimia.it si avvale dell'utilizzo di alcuni cookie per offrirti un'esperienza di navigazione migliore se vuoi saperne di più clicca qui [cliccando fuori da questo banner acconsenti all'uso dei cookie]