La notizia arrivò all’ora di cena del ritiro all’Hotel Moderno, proprio alla vigilia del grande derby contro l’Assisi.
Qualcuno aveva già accennato alla cosa nel pomeriggio, ma adesso c’era l’ufficialità della radio: un buontempone assisano aveva cancellato “Angelana” dalla locandina della partita e l’aveva sostituita con “S. Pietro Campagna” aggiungendo, sotto: “Frazione di Assisi. Località compresa tra Madonna delle Grazie e Costano”. Un affronto bell’e buono. E sì che ci si giocava l’intera stagione e la promozione in serie D praticamente in quella gara, in un derby che si preannunciava infuocato allo stadio degli Ulivi, su al Colle.
I tifosi giallorossi non si fecero pregare per non far mancare il proprio sostegno ai giocatori in campo, e accorsero in buon numero allo stadio. Ed esplosero in una gioia incontenibile al fischio finale che sanciva la vittoria per uno a zero di S. Pietro Campagna sulla nobile e magnifica Città di Assisi. Che non mancò di essere invasa da auto strombazzanti della Piana piene di tifosi sventolanti sciarpe, bandiere e l’immancabile cassa da morto, a decretare la fine delle speranze di promozione rossoblu e sottolineare, al contrario, l’ormai imminente salto di categoria in quel campionato di Promozione 1978-1979 di quel piccolo e meno nobile borgo della piana “tra Madonna delle Grazie e Costano”.
Brevi note etimologiche a cura di Carla Gambacorta
Derby è un sostantivo inglese (in italiano usato al maschile) che proviene dalla corsa ippica, di impressionante successo, fondata nel 1780 da Edward Smith Stanley, dodicesimo conte della città inglese di Derby. Circa un secolo dopo, nel 1883 Umberto I istituì in Italia il Derby Reale per promuovere l’allevamento e le corse di cavalli. Oggi, com’è noto, il derby per antonomasia è la sfida tra due squadre di calcio della stessa regione o città.
Suggerimento musicale a cura di Francesco Pampanoni
Bill Conti, pur talentuoso, non è un John Williams o un Michael Giacchino, né tantomeno un Rota, un Piccioni o meno che mai un Morricone. Però questo film di un anziano John Huston “acchiappa” grazie anche alle sue musiche. Derby simbolico tra il bene e il male.
Ascolto: “Let’s Go Guys” da “ Fuga per la vittoria” (1981) – Bill Conti