04 Novembre 2020

Buccina

Daniele Pecetta
Buccina

La tromba è elemento essenziale dei musici degli sbandieratori. Spezza il ritmo dei tamburi, aggiunge armonia alla proposta musicale e sottolinea le parti più importanti dei “numeri” che gli sbandieratori propongono nella piazza.
Il problema è trovarli i suonatori di buccine. I tamburini in confronto sono merce facile ed a buon mercato, in un territorio dove il tamburo è sempre stato anche mitologia.
Un trombettiere, e neanche di quelli bravi, è invece merce rarissima e il rapporto tra i due tipi di musici si aggira impietosamente intorno il 100 a 1.
Dopo una titubanza iniziale le trombe cominciarono ad essere considerate fondamentali. Più che altro servivano per cantare la marcia di Topolino al gruppo tra uno spettacolo ed un altro. Ma erano fondamentali.
Ad ogni uscita si doveva raggiungere il numero minimo di due trombe ma troppo spesso non si riusciva a trovarne più di una. Per sopperire alla mancanza si faceva vestire qualcuno col vestito da trombettiere, e gli si dava una tromba in mano con il divieto assoluto di emettere qualsiasi suono. Si era però passati dalle buccine alle chiarine con tasti, inutilizzati perché il repertorio non comprendeva pezzi adatti. Purtroppo o per fortuna, però, chi suonava per finta continuava a premere i tasti in continuazione e senza alcun senso logico, suscitando spesso risate nel pubblico. Il tutto risultò essere particolarmente apprezzato in Francia. Ci furono anche molte uscite senza trombe per la mancanza del numero minimo, e puntualmente ogni volta sbandieratori e tamburini si lamentavano dell’assenza. Sarà possibile che non accada più di vedere il gruppo sbandieratori senza trombe, buccine o chiarine che siano? Sperare è sempre lecito.

Brevi note etimologiche a cura di Carla Gambacorta

Buccina, ‘strumento a fiato’, essenzialmente un tubo di bronzo dritto o ricurvo, è voce dotta, dal latino bucinam, da una forma bouecana, da bos ‘bue’ e canere ‘cantare’ (cioè ‘strumento di richiamo dei buoi’) in uso presso le milizie (già negli accampamenti degli antichi Romani) per annunciare operazioni ordinarie e straordinarie. La voce designa anche lo strumento ricavato da una conchiglia ritorta usata come tromba, riscontrabile nell’iconografia di alcune divinità mitologiche, come ad esempio i Tritoni.

Suggerimento musicale a cura di Matteo Magna

Segnale e richiamo.
Al suono delle buccine, lo sbandieratore viene chiamato a mantenere eleganza e portamento, pronto per entrare nella piazza, il suo campo di battaglia.

Alla battaglia (Anonimo XV sec.)Anonima Frottolisti

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