13 Gennaio 2021

Basket

Mario Rossetti
Basket

La domenica mattina, alle undici, si andava al Convitto per la partita di pallacanestro. Dopo pranzo, invece, c’era il calcio a Piazza Nova.
Questi erano gli appuntamenti sportivi imperdibili negli anni ’60 e ’70 del secolo scorso in Assisi. C’erano anche sport più di nicchia, come la scherma o l’atletica, che venivano praticati con successo al Collegio, ma ben presto dentro le mura esplose la passione per la pallacanestro. Tutti i convittori cominciarono a passare ore e ore con la palla tra le mani, e a sognare di poter giocare un giorno nella squadra che vedevano la domenica confrontarsi con le più forti del Centro Italia.
Il Rettore di allora, il dott. Veneziano, uomo intelligente e ottimo educatore, capì subito che quel bellissimo gioco veicolava valori importanti come il rispetto delle regole, il senso di appartenenza, la lealtà (se un arbitro ti fischiava un fallo dovevi alzare il braccio per accusartene e farti riconoscere) e ne favorì dunque in ogni modo lo sviluppo.
Sotto la guida dell’allenatore Giorgio Ciatti, un omone dai modi rudi e sbrigativi ma dotato di una competenza, una passione e una umanità senza pari, la squadra raggiunse i massimi livelli sportivi. Le partite si giocavano su un campo esterno lastricato di mattonelle, in inverno con ogni tempo, e spesso la tecnica, la rapidità, la tenacia dei ragazzi del Convitto prevalevano sulla prestanza fisica degli avversari. Tutta la comunità convittuale presenziava a questo avvenimento e gioiva, si disperava, lottava con loro.
Poi il basket, che era stato inventato per quello, traslocò pian piano sul parquet di comodi e riscaldati palazzetti dello sport… Fu la fine di un’epoca e di un sogno.    

Brevi note etimologiche a cura di Carla Gambacorta

Basket è l’accorciativo, di più frequente uso, della locuzione inglese basket-ball (propriamente ‘cesto-palla’), diffusasi in Italia nei primi decenni del ’900, poi affiancata dal sostitutivo pallacanestro, che ne è un calco. L’inglese basket è da collegare forse a una voce di origine celtica, che in un epigramma del poeta latino Marziale (I sec. d.C.) diviene bascauda cioè ‘catino’

Suggerimento musicale a cura di Franco Rossetti e Claudia Rossetti

Il primo in Italia a dedicare una canzone al basket, per la gioia e la velata complicità di coloro che hanno avuto il privilegio di praticare uno sport “per molti, ma non per tutti”.

Ascolto: Il pivotClaudio Baglioni, 1977

Seguici

www.assisimia.it si avvale dell'utilizzo di alcuni cookie per offrirti un'esperienza di navigazione migliore se vuoi saperne di più clicca qui [cliccando fuori da questo banner acconsenti all'uso dei cookie]