L’appartenenza non si misura più su scala locale, ma planetaria. L’evolversi delle reti digitali continua ad alimentare un desiderio inappagato di confronto ed emulazione: ma è un tendere verso l’esterno solo apparente. In realtà è l’individuo che si accentra e si fa protagonista di un soliloquio senza pubblico.
Così anche i nostri luoghi, a cui il mondo guarda con ingenua fede nell’autentico, perdono d’identità. La storia collettiva sbiadisce. Certi legami – rituali, prassi condivise, tradizioni – si dissolvono. Restano i singoli e un tessuto sociale sfaldato, appunto, assente.
Al sorgere irrequieto di condomìni presuntuosi, supermercati e centri commerciali sembra non rispondere con altrettanto dinamismo la nascita di spazi destinati ad una socialità attiva. Luoghi organizzati non solo per il consumo — pur sempre necessario — di beni, servizi e forme effimere d’intrattenimento, ma pensati come incubatori di idee capaci di mitigare questa egocentrica deriva collettiva.
Qual è oggi, a Santa Maria degli Angeli, il ruolo di quei poli aggregativi che per molto tempo hanno dettato i ritmi del vivere all’interno di una comunità? La scuola, la chiesa, i gruppi politici e persino certe goliardiche imprese che sopravvivono in aneddoti pulsanti di esperienze e suggestioni.
Se i punti di riferimento scompaiono — per di più indeboliti dalla temporanea adesione ad un codice comportamentale che impone la separazione come unica via per la sopravvivenza — dovremo trovarne di nuovi. In Non-lieux, Marc Augé, parla della ricomparsa di alcune etnie brasiliane ritenute estinte e del loro ricomporsi in un organismo sociale unitario attraverso un processo di reinvenzione culturale condiviso. Da qui uno spunto, una provocazione: per ricucire una comunità dispersa non resta che il bricolage.
Assenza – brevi note etimologiche a cura di Carla Gambacorta
Assenza è dal latino absentiam, derivato di absentem, participio passato di absum ‘sono assente’ (formato da ab, che indica allontanamento, e sum ‘io sono’), presente indicativo del verbo latino anomalo abesse ‘non esserci’. La voce significa ‘lontananza di qualcuno o di qualcosa da un luogo in cui invece dovrebbe essere’, ed estensivamente ‘mancanza, privazione’ e anche ‘distrazione, amnesia’.
Assenza – suggerimento musicale a cura di Francesco Pampanoni
Mina, grazie alla sua voce ineguagliabile e ad un arrangiamento prodigioso, ribalta completamente la prospettiva dalla quale abbiamo sempre ascoltato la canzone nata dall’incontro tra “Mimmo” Modugno ed Enrica Bonaccorti e la fa sembrare quasi inedita. Commovente.
Ascolto: La Lontananza (Singolo) (1970)
Artista: Domenico Modugno, Enrica Bonaccorti e Mina Mazzini