01 Marzo 2021

Accento

André De Naeyer
Accento

Si dice trattoría oppure trattória; gallería oppure gallèria?  La risposta è meno semplice di quella alla domanda del papà (e non del Papa) della pubblicità per una marca di olio d’oliva che chiede alla sua nipotina “come si dice?”, affinché impari a conversare in modo educato aggiungendo “per favore” ad ogni domanda.  L’assisano di importazione (per non dire “immigrato permanente”) si trova spesso in difficoltà leggendo il testo del giornale, dove gli accenti compaiono solo per abbreviare l’inizio di una parola o sulla vocale finale per l’enfasi di pronuncia. Ma la pronuncia corretta della melodicissima lingua italiana richiede più che la conoscenza delle arie liriche della “la donna è mobile” o “…nella Spagna milletre…” del catalogo del Don Giovanni (e non Don Gióvani).   

L’accento in italiano è un fenomeno inaffidabile e tante volte illogico per lo straniero, ma questo vale per tutte le lingue e non è un privilegio del solo italiano.  Diventa però un indovinello per l’assisano importato che non ha mai sentito nominare il luogo o l’oggetto da un autoctono. Qualche volta risulta pure divertente.  Lo straniero, chiedendo la strada in modo ingenuo o improvvisato, lo capisce solo quando vede il sorriso dell’interrogato quando il fiumiciattolo Menótre venne chiamato Menotré.

Il discorso si complica con la sillabazione di dittonghi e trittonghi: i funzionari europei a Bruxelles lavorano per l’Europa [Eu-ropa], ma solo gli Italiani per l’E-u-ropa. E i primi colonizzatori del Sud-Africa sono detti “boer” [bu:r] nella loro lingua, ma l’olandese che sente parlare in Assisi dei suoi bo-eri non capisce di cosa si tratti. 

Ma che in fondo l’accento e l’enfasi sillabica non siano questione di vita o di morte, anche questo lo si impara sentendo parlare l’assisano DOC.    

Accento – brevi note etimologiche a cura di Carla Gambacorta

Accento è voce dotta e proviene dal latino accentus ‘intonazione’, composto di ad ‘a’ e cantus (da canere), ed è infatti calco del greco prosoidía (formato da pros ‘a, verso’ e oidé ‘canto’). Mentre in latino l’accento era di tipo musicale, in italiano è di tipo intensivo, vale a dire che la messa in rilievo della sillaba accentata avviene con una maggiore forza articolatoria, espiratoria, con un aumento dell’intensità della voce.

Accento – suggerimento musicale a cura di Ezio Ranaldi

Una canzone portata al successo da Macario che riassume ottimismo, speranza ed allegria. Merita l’accento perché molto attuale come soggetto, rara come contenuto e come tema, e inoltre ci ricorda di sorridere alla vita anche nei momenti peggiori.

Ascolto: Camminando sotto la pioggia
Raffaella Carrà, 1974

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